Inizia a delinearsi la dinamica della morte di Isabella Noventa, l’impiegata di 55 anni di Albignasego, sparita il 15 gennaio scorso. Mentre i tre fermati Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco si trovano in carcere con l’accusa di omicidio premeditato, gli investigatori stanno cercando il corpo della donna, che non dovrebbe trovarsi molto lontano dalla villa di Freddy, a Noventa Padovana.

Indagini

Appare davvero macabro il quadro emerso dalle indagini degli inquirenti della questura di Padova: Isabella Noventa, molto probabilmente, è stata uccisa a casa di Freddy dopo un rapporto sessuale.

Quella sera, la donna era andata a cena con l’ex fidanzato ballerino e in seguito si erano appartati nella villa del 46enne, che dopo aver consumato il rapporto, avrebbe strangolato Isabella ingannandola con un massaggio shiatsu, così come riportato dal Mattino di Padova. Dopo il delitto sarebbero comparse le altre due donne, pronte ad aiutare Freddy a disfarsi del cadavere e inscenare la presunta fuga della Noventa. Gli inquirenti sono certi che il corpo non può trovarsi troppo lontano perché i tre non avrebbero avuto molto tempo per spogliare Isabella e occultarne il cadavere. Le telecamere di sorveglianza di Noventa Padovana, tra l’altro, tramite un sofisticato sistema di riconoscimento delle targhe, ha ripreso più volte l’Audi A6 di Freddy, l’auto della sorella 44enne e la Polo della Cacco.

Molto probabilmente il corpo di Isabella si trova a massimo 5 km dalla casa del ballerino, una zona ricca di terreni e corsi d’acqua che non rendono del tutto facili le ricerche.

Il possibile movente

Prende così sempre più piede l’ipotesi di un delitto premeditato, in cui anche la sorella del Sorgato e l’amica tabaccaia hanno un ruolo fondamentale.

Secondo la squadra mobile di Padova, alla base dell’omicidio della 55enne ci sarebbero odio e gelosia. Debora Sorgato, attaccata visceralmente al fratello, non sopportava di vederlo soffrire per quella donna, a detta sua, approfittatrice e umorale, mentre Manuela Cacco era gelosa di Isabella perché innamorata di Freddy e forse era proprio lei che inviava biglietti minatori all’impiegata (l’analisi della calligrafia avrebbe fornito compatibilità tra i biglietti mandati ad Isabella con insulti e minacce e un cartello appeso nella tabaccheria della 53enne).

Il Sorgato, invece, era invaghito della Noventa e ne subiva le influenze, ma nello stesso tempo era schiacciato dalle personalità forti della sorella e dell’amica Manuela. Un quadro molto intricato che fa da sfondo a quest’omicidio efferato con alcuni punti oscuri. Nessuno dei tre ha confessato, ma Manuela Cacco ha ammesso di aver indossato il giubbotto bianco di Isabella e anche i suoi pantaloni e di aver fatto più giri in Piazza Insurrezione a Padova per fingersi la donna scomparsa e farsi riprendere dalle telecamere.