Oggi la rubrica di cronaca nera non può che tornare ad interessarsi alle ultime novità sulla morte di Marco Vannini, il giovane bagnino ferito dal futuro suocero nella vasca da bagno. Venerdì 4 marzo, a Civitavecchia, si è svolta la prima udienza preliminare dove tutta la famiglia Ciontoli è stata accusata di omicidio volontario, mentre la fidanzata di Federico è stata indagata per omissione di soccorso.La madre Marina, presente in aula insieme ad un folto numero di sostenitori e parenti, ha detto che finalmente si è fatto un passo avanti nelle indagini, ritenendosi soddisfatta del risultato ottenuto.

Il GUP di Civitavecchia ha stabilito che Antonio Ciontoli, la moglie Maria Pezzillo ed i figli Martina e Federico Ciontoli, saranno processati il 23 maggio prossimo quando dovranno rispondere della pesantissima accusa di omicidio volontario.

Giallo Vannini, un colpo di pistola squarcia una serata romana

Alle 23:00 del 17 maggio 2015, il ragazzo è stato colpito al braccio destro da uno sparo partito da una pistola impugnata dal sottufficiale della Marina Antonio Ciontoli. Il colpo, partito da una Beretta calibro 9, ha trapassato cuore e polmone, tanto da provocarne una terribile emorragia. Come ricorderete, Marco sarebbe stato ferito in modo accidentale dal suocero, entrato in bagno per recuperare le due pistole tenute custodite in un armadietto.

Dopodiché, la situazione sarebbe sfuggita di mano alla famiglia, che da quella maledetta sera non ha fatto altro che celarsi dietro un muro di omertà.

Il ritardo dei soccorsi

In nessuna delle due chiamate arrivate al 118, i Ciontoli hanno fatto riferimento alle gravi condizioni di Marco, del quale le urla sono state udite chiaramente dagli operatori.

Dopodiché, il giovane è stato trasportato al pronto-soccorso di Ladispoli in codice verde, dove i sanitari non hanno potuto fare altro che diagnosticare la serietà delle lesioni, e a quel punto Antonio Ciontoli ha dovuto ammettere di averlo colpito con un'arma da fuoco. Infine il giovane, caricato sull'elicottero, è stato trasportato al Gemelli di Roma dove purtroppo è spirato alle 3:10 per l'aggravarsi dell'emorragia.

La morte di Marco Vannini

La famiglia Ciontoli non ha mai fornito una versione convincente, e nemmeno le varie intercettazioni telefoniche hanno svelato il mistero della morte di Marco Vannini.La magistraturaha dunque deciso di rinviare a giudizio tutti i componenti della famiglia per omicidio volontario, di cui dovranno discolparsi il prossimo 23 maggio. Infine, Antonio Ciontoli, che ha ammesso parzialmente le sue colpe, ha preferito uscire da una porta secondaria, piuttosto che incontrare i parenti di Marco che hanno dichiarato di non volere il male del Ciontoli, ma di volere giustizia per il loro adorato congiunto prematuramente scomparso.

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