La questione legata alla imminente rivelazione di alcuni file segreti, da parte del governo britannico e della Cia, sta facendo molto rumore sul web e anche nel mondo dell'ufologia. Sarebbero tantissimi i casi presi in considerazione da questi documenti, che secondo i bene informati sarebbero veramente scottanti. Tra l'altro alcuni casi sospetti sarebbero riconducibili anche al nostro paese e coinvolgerebbero piloti Alitalia. In proposito il 'Corriere della Sera' riporta alcuni avvistamenti ad opera di piloti. Il primo avvenuto nei cieli di Reading nel Regno Unito dove l'uomo, pilota di un Airbus sarebbe stato costretto a compiere una manovra di emergenza per evitare la collisione con un oggetto volante non identificato.

Il caso del pilota Alitalia

Un altro episodio molto chiaccherato, è quello che coinvolgerebbe il comandate Massimo Poggi di Alitalia, che nel 1992 nei cieli sopra Torino, dichiarò di aver avvistato un 'disco volante'. In questo caso vi sarebbe anche la testimonianza del suo secondo, che ha confermato quanto dichiarato dal comandante, il quale tra l'altro fu testimone anche di un altro episodio avvenuto su un volo partito da Roma e diretto a San Paolo in Brasile. In quell'occasione il pilota mentre si trovava in volo sopra l'Oceano Atlantico, udì prima un sibilo fortissimo nelle cuffie e poi vide una luce verde che si muoveva sotto il suo aereo.

Molti professionisti preferiscono tacere sulleproprie esperienze

Alle testimonianze dei due piloti, negli ultimi anni si sarebbero aggiunte anche quelle di altri affidabili professionisti, tra cui militari, astronauti e appartenenti alle forze dell'ordine. Tutte persone qualificate, che affermano di aver visto qualcosa di inspiegabile solcare i cieli.

Tra l'altro secondo quanto riporta Sabrina Pieragostini nel libro realizzato insieme a Pablo Ayo 'Mistero UFO', questi sarebbero solo alcuni dei numerosi professionisti che hanno visto qualcosa di insolito nel corso della propria carriera. Molti di questi però preferiscono non raccontare le proprie esperienze per paura di subire conseguenze negative sulla propria carriera professionale.