Il Belgio attraverso il Ministro della Salute Maggie De Block ha annunciato la distribuzione gratuita di pastiglie allo iodio a tutti gli abitanti che si trovano in prossimità delle centrali nucleari.Dopo la strage di Bruxelles e la scoperta di un video girato dagli stessi attentatori che riguardava gli impianti, il governo ha deciso di ampliare la manovra cautelativa già attiva per gli abitanti che si trovano nel raggio di 10 km dalle centrali, estendendo il raggio fino a 100 km.

Le pastiglie allo iodio agiscono direttamente sulla tiroide per inibirne l’assorbimento di radiazioni in caso di fughe.Le centrali attive in Belgio sono due, Doel e Tihange, ma la decisione riguardo alla distribuzione del medicinale riguarda anche la centrale olandese di Borssele e quella francese di Chooz.

Il drammatico sospetto che all’interno delle centrali belghe possano esservi degli infiltrati terroristi è stato smentito dalla Procura ma alcuni fatti seguiti successivamente dadecise azioni lasciano presagire che l’intelligence abbia informazioni riguardo un possibile attacco agli impianti.

Inquietanti precedenti legati alle centrali nucleari

Due giorni dopo gli attentati di Bruxelles, i quotidiani riportarono la notizia del ritrovamento del corpo di un agente della sicurezza di uno degli impianti, assassinato e privato del suo pass di ingresso.Le centrali di Doel e Tihange vennero immediatamente evacuate e furono ritirati i pass a tutti i dipendenti; alla riapertura il personale impiegato venne ridotto e i servizi di sicurezza aumentati.

Il ritrovamento di un filmato girato di nascosto dai due responsabili della strage di Bruxelles riguardanteun funzionario belga che si occupava di energia nucleare, ha fatto supporre che i due fratelli attentatori stessero programmando il rapimento dell’uomo per costringerlo a recuperare materiale radioattivo dal laboratorio dove lavorava.

Tutti elementi che, uniti alla recente manovra di distribuzione di pastiglie allo iodio agliabitanti vicini alle centrali, danno sempre più spazio alla terrificante ipotesi che pone le due centrali nucleari al centro degli obiettivi dell’Isis.