E' nuovamente terrore a Parigi, dove un uomo, poi neutralizzato dalle teste di cuoio, ha ucciso un agente di polizia e la sua consorte, dopodiché si è barricato in casa con il figlio della coppia, che per fortuna è sopravvissuto. Dietro all'azione, ci sarebbero finalità terroristiche, e ci sarebbe già stata una "rivendicazione" da parte del califfato. L'autore del gesto ha scritto su Facebook una frase che suscita inquietudine, in una Francia blindata per gli Europei di calcio: "Euro 2016 sarà un cimitero". Le autorità hanno fermato altre tre persone, vicine all'assassino.

Ucciso un poliziotto di 42 anni e la moglie

L'assassino, Larossi Abballa, aveva 25 anni, ha ucciso a coltellate un poliziotto,Jean-Baptiste Salvaing, 42 anni, dopodiché si è trincerato nell'abitazione di quest'ultimo, prendendo in ostaggio la moglie ed il figlio di 3 anni. La compagna del poliziotto è stata uccisa con un fendente alla gola, mentre il bambino, rimasto orfano, è riuscito a scamparla. I fatti sono avvenuti in una Parigi blindata per gli Europei in corso di svolgimento, e l'attacco aumenta la tensione, evidenziando come sia difficile, se non impossibile, prevenire attacchi da parte di jihadisti solitari.

Chi è il killer Larossi Abballa

L'assassino era già noto alla giustizia, in quanto era già stato condannato, insieme ad un gruppo di sette persone, per aver organizzato l'invio di jihadisti in Pakistan.

Prima di essere ucciso dalle teste di cuoio, ha effettuato una "diretta" su Facebook - utilizzando l'apposita funzione messa a disposizione dal social, che ha prontamente rimosso il video - dove ha fatto appello agli altri jihadisti affinché uccidano appartenenti alle forze dell'ordine, giornalisti, persino i rapper, ritenuti "blasfemi".

Inoltre ha dichiarato che "Euro 2016 sarà un cimitero". Nel video appare anche il bambino di tre anni, seduto sul divano. Il terrorista sostiene che "non sa cosa ne farà".

Nonostante fosse attenzionato è riuscito a colpire

Dopo la condanna a tre anni e mezzo per terrorismo, il killer era attenzionato dai servizi segreti, e anche recentemente era finito al centro di un'indagine, riguardante un altro gruppo jihadista. La polizia lo riteneva un "radicalizzato" e lo aveva schedato come elemento a rischio, il suo telefono era controllato, ma questo non gli ha impedito di colpire.