Torna di attualità l'allarme zecche nel bellunese, dopo che nei mesi scorsi ben sette persone sono state ricoverate per aver contratto l'encefalite dopo essere state morse dall'odioso animaletto, che in alcune zone è proliferato enormemente, diventando infestante e creando problemi a chiunque si trova a passeggiare nei prati o nei sentieri senza indossare adeguate protezioni. Le aree verdi delle zone collinari e di montagna della Marca e della Pedemontana sono invase, è necessario adottare precauzioni perché un morso - che talvolta può non essere avvertito - può avere conseguenze molto serie.
E' il caso di un ornitologo 50enne che da alcune settimane è ricoverato nel reparto dedicato alle malattie infettive dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso.
Nei mesi scorsi sette i ricoveri per encefalite
I primi di Luglio il ricovero nel bellunese di sette persone affette da encefalite trovò spazio sulla stampa nazionale, ma la situazione è ben lontana dall'essere risolta. E nel 2% dei casi questa malattia conduce a paralisi permanenti, e più raramente persino al decesso. La situazione è tale che chi intende camminare in boschi o aree verdi deve assumere delle precauzioni.
La zona del bellunese è sempre stata particolarmente colpita da questo problema, tanto che negli ultimi 20 anni i casi di encefalite sono stati poco meno di200, la metà di quelli registrati nell'intera penisola.
Ma i casi registrati negli ultimi mesi, di pari passo con l'aumento della presenza di questo animale nelle zone verdi, fanno temere che la situazione possa aggravarsi. E in alcune zone sono addirittura spuntati cartelli che informanodella massiccia presenza di zecchechi intende inoltrarsi in certe zone.
La malattia: lameningoencefalite da zecche
La meningoencefalite da zecche, nota anche con il nome di encefalite estiva, è una malattia che attacca il sistema nervoso centrale, ed è dovuta ad un virus, di cui sono infette le zecche, che lo trasmettono nell'organismo mediante il morso. Nella maggioranza dei casi non presenta sintomi, ma in due casi su cento può avere esiti fatali. Il periodo di incubazione è variabile, mentre i sintomi - quando presenti - inizialmente sono simili a quelli di una banale influenza.