Èla notte del 24 agosto 2016quando alle ore 3,36 una potentissima scossa di Terremoto, del valore magnitudo 6.0 della scala Richter, porta dal sonno ad una tragica realtà, gli abitanti delle regioni dell'Umbria, delle Marche, del Lazio e dell' Abruzzo, provocando ingentissimi danni e radendo praticamente al suolo l'antichissima cittadina di Amatrice, della provincia di Rieti. Oltre ad Amatrice, le cittadine rase quasi completamente al suolo dalla catastrofe geologica sono Accumuli e Arquata del Tronto, appartenenti anch'esse al reatino, individuato essere l'epicentro del violento terremoto.
Ad oggi, 26 agosto, sono oltre 250 le vittime accertate e si contano centinaia e centinaia di feriti ospedalizzati, per le lesioni causate loro dai crolli.
Nelle cronache della tragedia, riportate minuto per minuto dai mass-media, non sarebbero certo potute mancare le solite polemiche: mancanza di investimenti per la prevenzione, assenza dello stato, frasi di rito, e promesse che si spera vengano mantenute. Ma in tutta questa immane tragedia, non si può non dare spazio alla vicenda dell'Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, orgoglio della città, comprendente una scuola elementare, una scuola media ed un liceo scientifico sperimentale, ristrutturato nel 2012 secondo le normative antisismiche, ma crollato sotto le violente scosse di terremoto.
Si accavallano le polemiche, i pareri degli esperti, ma due domande sono d'obbligo:-La scuola è crollata per mancanza di fondi?- La risposta è indubbiamente no, visto che nella ristrutturazione dell'edificio, sono state impiegate risorse per più di 500mila euro, provenienti dai fondi del terremoto aquilano, avvenuto nel 2009.
Rinforzo strutturale dei pilastri tramite fibra di carbonio, sistemi di rinforzo strutturale, criteri di ristrutturazione antisismica, questi i punti cardine sottolineati dai tecnici che si sono occupati del consolidamento dell'edificio, nel 2012: il 13 settembre dell'anno 2012, all'apertura dell'anno scolastico 2012/13, il Sindaco Sergio Pirozziaccoglie gli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo, completamente adeguato alle norme antisismiche.
E' a questo punto, che sorge spontanea la seconda domanda: Ci sono delle responsabilità tecniche da parte di progettisti e ristrutturatori?A tale domanda, alcuni responsabili di Regione del settore edilizia, rispondono: Non è il momento delle polemiche. No, non è il momento delle polemiche, ma è giunto quello dell'accertamento delle responsabilità, degli errori di omissione, di quelli di progettazione e del pressapochismo. O forse si dovrebbe mettere in conto anche l'ipotesi che forse le norme antisismichenon siano state sufficienti a proteggere l'edificio scolastico? Saranno i dovuti accertamenti tecnici, almeno così si vuole sperare, a chiarire i numerosi dubbi. Intanto il Sindaco Pirozzi avrebbe dichiarato pubblicamente, la volontà del comune di costituirsi parte civile. Lo stesso Pirozzi, avrebbe dichiarato in proposito: Ci siamo costituiti parte civile perché siamo parte lesa: se qualcuno ha imbrogliato, ha imbrogliato noi.