Un falegname e suo fratello, sabato scorso 24 settembre, si erano recati a casa di una signora per valutare un lavoro da svolgere ma sono stati minacciati ed aggrediti da 3 ragazzi di 23, 26 e 27 anni. I giovani, in sostanza, avevano detto all'uomo che, se voleva lavorare in zona, avrebbe dovuto versare una tangente. E' successo a Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia.

Mazzette per lavorare in zona

Il titolare della ditta di falegnameria ha rivelato ai carabinieri che, durante il sopralluogo nella casa della signora, si era accorto di aver dimenticato alcuni arnesi sul furgone.

Quando è uscito per prenderli, però, ha notato che un ragazzo stava lacerando con un coltello una gomma del suo furgone. Il falegname, esterrefatto, ha chiesto al ragazzo cosa stesse facendo. Lui, stizzito, gli ha detto che se voleva lavorare in zona doveva pagare una mazzetta; poi ha iniziato a dargli calci e pugni. Alla scena hanno assistito gli altri due ventenni. Aggredito anche il fratello del falegname, che era uscito dopo aver udito la bailamme davanti alla casa della signora.

I 3 ragazzi, dopo aver picchiato il falegname e il fratello, si sono dati alla fuga. Sul posto sono arrivati tempestivamente i carabinieri di Cessaniti, di Briatico e del Norm di Vibo Valentia che hanno prestato soccorso alle vittime dell'aggressione, trasportandoli al Pronto soccorso del locale nosocomio.

I 2 sventurati hanno riportato lesioni ed ecchimosi in diverse parti del corpo, ritenute guaribili dai medici nel giro di 4 e 7 giorni. L'aggressore dei 2 fratelli e i 2 complici sono stati scoperti ed arrestati dai carabinieri con l'accusa di lesioni personali, tentata estorsione e danneggiamento aggravato in concorso.

Vibo Valentia violenta: l'aggressione a Klaus Davi

Si minaccia e si aggredisce a Vibo Valentia. Lo sa bene anche il giornalista Klaus Davi che, lo scorso luglio, è stato preso a calci e pugni nel centro storico del capoluogo calabrese mentre stava realizzando un servizio sulla 'ndrangheta. Il giornalista, dopo il pestaggio, è stato trasportato al Pronto soccorso, dove gli sono state medicate le ferite. Davi è rimasto sorpreso dal fatto che molte persone avevano assistito al pestaggio ma nessuno l'ha aiutato o ha avvertito la Polizia.