Il trucco era semplice e funzionava alla perfezione. Uno stranieroveniva contattato e, dietro il pagamento di una consistente somma, veniva fatto assumere da un fittizio datore di lavoro (consenziente) come badante o collaboratore domestico per poi in seguito essere regolarizzato. Almeno questa era la promessa. Ieri, giovedì, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Sassari, hanno messo fine alla presunta organizzazione, gestita da cittadini stranieri da tempo residenti in città e anche sassaresi. Nelle indagini sono coinvolte, a vario titolo, 22 persone che sono state denunciate “per l’ingresso illegale di cittadini stranieri nel territorio dello Stato italiano”, si legge nel verbale firmato dalla Polizia.
Tutto sarebbe nato dalla denuncia fatta alla Polizia da una coppia di Sassari, invalida, che era stata contattata da un cittadino senegalese (amico di un amico) che gli aveva proposto l’affare e loro avevano accettato. Alla fine, infatti, si è scoperto che i futuri datori di lavoro avrebbero dovuto ricevere un benefit mensile, per un anno. Soldi chiaramente mai arrivati.
Anni di fitte indagini
Le indagini che hanno portato alla denuncia di 22 persone hanno avuto inizio nel 2009, sette anni fa. Il tutto è partito – secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori – quando è nato il sospetto che ci fosse una sorta di organizzazione che attraverso false regolarizzazioni e false assunzioni presentava false dichiarazioni di lavoro alla “Direzione provinciale del Lavoro”, estranea al presunto raggiro.
Il gioco funzionava così: gli organizzatori contattavano gli immigrati interessati e, dietro il pagamento di una "tangente" – secondo la ricostruzione degli inquirenti – promettevano l’assunzione da parte di datori lavoro collusi che molto spesso anche grazie alla loro situazione di disabilità ottenevano in velocità il permesso.
Poi, una volta ottenuto il lavoro, il cittadino straniero avrebbe potuto tranquillamente regolarizzare la sua posizione in Italia, grazie alla legge sull’emersione.
Truffatori truffati
Gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a venir a capo di questa intricata matassa, grazie ad una denuncia arrivata in Questura tempo fa.
Nelle carte presentate alla Polizia si leggeva che una coppia sassarese, con problemi motori e d’invalidità, era stata raggirata da un cittadino senegalese conosciuto tramite un amico. L’extracomunitario, infatti, aveva proposto loro una sorta di scambio. Loro avrebbero dovuto assumere un cittadino straniero come badante o collaboratore domestico, approfittando anche delle loro condizioni precarie di salute. In cambio avrebbero ottenuto ogni mese un tot di soldi per un anno intero, come agevolazione (considerando il loro stato di malessere) per l’assunzione di un lavoratore straniero.
La proposta era allettante e la coppia avrebbe accettato. Il problema è arrivato quando l’Inps non ha ricevuto i pagamenti dei contributi, che dovevano essere effettuati dal cittadino straniero, e chiaramente si è rivolta alla coppia.
I due, a loro volta, hanno contattato il loro amico sassarese che invece di rassicurarli, li ha minacciati. Da qui la denuncia alla Questura di Sassari e la scoperta del raggiro che non è sicuramente il primo messo in atto.