Le autorità di Haiti stanno registrando un numero considerevole di morti (oltre 850) in seguito al passaggio di Matthew, l'uragano che in questi ultimi giorni ha terrorizzato il Mar dei Caraibi e si è diretto verso Cuba 'viaggiando' a 215 km orari. Malgrado si sia 'sgonfiato', Matthew prosegue il sua tragitto con venti superiori ai 100 km orari e si dirige a nord di Miami. Tutti i residenti sono stati avvertiti dal Governatore Rick Scott di prestare la massima attenzione perché l'uragano, malgrado sceso dalla categoria 5 alla 3 è tuttora pericoloso e il rischio di inondazioni è molto forte.
In questo momento oltre 600mila abitazioni sono senza energia elettrica.
Cos'è un uragano e come nasce
L'uragano è un ciclone tropicale che si forma nei periodi che vanno dal 1° giugno a fine novembre nell'oceano atlantico, e può avere dei venti che vanno a una velocità sostenuta per circa un minuto, fino a 250 km orari. Questo è Matthew, l'uragano che ha lasciato dietro di se oltre 850 vittime ad Haitidistruggendo l'80% degli edifici a Jeremie, e che potrebbe rafforzarsi improvvisamente facendo salire la stima dei morti finora conteggiati. Non c'è lotta che vinca contro queste manifestazioni che improvvisamente si scatenano a causa della bassa pressione e della temperatura dei mari oltre i 26 gradi; fattori della creazione di vortici a imbuto, che avvitandosi a spirale spingono l'umidità a quote più alte formando veri e propri uragani.
Solo a 'contatto' con la terraferma questi potenti temporali si spengono improvvisamente, ma solo dopo aver scaricato l'energia necessaria alla distruzione di intere città.
Appello di Obama e dolore del Papa
In seguito allo spaventoso evento abbattutosi su Haiti, il Presidente americano Obama lancia unappello alla Nazione, incitando a sostenere le sofferenze di chi è già stato colpito dal sisma del 2010, perché difficilmente potrà affrontare le difficoltà di una ripresa.
Simile appello è fatto da Papa Francesco, a mezzo telegramma inviato al presidente della Conferenza Episcopale haitiana, esprimendo la sofferenza di un popolo rimasto senza niente causa l'Uragano Matthew. Camilla Stecca, di Oxfam Italia (ufficio emergenze umanitarie), comunica la necessità di fornire cibo e beni primari a un Paese rimasto senz'acqua potabile e che a causa delle inondazioni potrebbe avere casi di malaria, dissenteria, colera e malnutrizione.
Droni e satelliti su Matthew
Per seguire l'uragano Matthew sono stati messi in 'funzione' i droni e i satelliti della Nasa e del Noaa, che danno notizie e dati scientifici essenziali per valutarne e anticiparne i rischi. Se tutto segue l'iter programmato, l'uragano dovrebbe trasformarsi presto in tempesta equatoriale abbassando notevolmente la sua dirompente forza. Attualmente è ancora vivo il consiglio del Presidente degli Stati Uniti Obama che avverte la popolazione americana del continuo pericolo, mentre il satellite 'Acqua' e il drone 'Global Hawk della Nasa, insieme alla Stazione Spaziale Internazionale, proseguono il loro compito informando il mondo su quello che sta accadendo in Florida.