Delitto Trifone Ragone e Teresa Costanza, oramai ci siamo. Lunedì prossimo, 10 ottobre 2016, infatti, prenderà il via il processo che vedrà come principale imputato, Giosuè Ruotolo, il commilitone di Trifone che viene accusato di essere stato l'esecutore materiale del duplice, tremendo omicidio di Pordenone avvenuto il 17 marzo 2015.Anche la posizione della fidanzata di Giosuè Ruotolo, Rosaria Patrone, è particolarmente delicata per via di alcuni particolari che lascerebbero intendere che sia stata proprio lei ad istigare il ragazzo a mettere in atto l'efferato duplice omicidio.

Ultime notizie delitto Trifone e Teresa, sabato 8 ottobre: Rosaria Patrone intervistata da 'Quarto Grado'

Nel corso della trasmissione 'Quarto Grado', andata in onda ieri sera su Retequattro, abbiamo potuto vedere un'intervista realizzata proprio con la studentessa di Somma Vesuviana che, comunque, ribadiamo, risulta tuttora indagata per favoreggiamento.

'Ho sempre detto quello che so - ha dichiarato la 24enne - però mi insultano, la televisione e i giornali continuano a raccontare un sacco di menzogne. Non è facile andare avanti vedendo tutte le falsità che continuano a dire su di me'.

Rosaria Patrone e quel messaggio subito dopo il delitto: ecco la sua spiegazione

Eppure Rosaria Patrone confidò ad un'amica: 'Temo di avere istigato Giosuè' e, in più, la sera del delitto, alle ore 20,13 (poco dopo dunque l'ora dell'esecuzione materiale del duplice assassinio) scrisse un messaggio al suo fidanzato: 'Amore - si legge - hai fatto qualcosa che non mi hai detto?'

Proprio questo messaggio, decisamente insolito e così 'ravvicinato' rispetto all'ora del delitto, ha fatto aumentare i sospetti nei confronti della giovane.

A proposito di questo messaggio chiave, la Patrone ha dichiarato: 'Avevamo avuto dei litigi nei giorni precedenti e allora gli volevo domandare se, per caso, lui fosse uscito con altre ragazze'.

Omicidio Trifone e Teresa: Rosaria 'Credo nell'innocenza di Giosuè'

'Non so chi ha creato quel profilo - afferma la Patrone riferendosi al profilo Facebook 'anonimo anonimo' da dove venivano mandati messaggi ingiuriosi nei confronti di Teresa Costanza.

'Io volevo più attenzione da Giosuè' continua la studentessa 24enne riferendosi, invece, a quei messaggi che lei stessa inviava al fidanzato e in cui fingeva di essere vittima di violenze sessuali. 'Solo adesso capisco che quei messaggi erano esagerati, sono stati solo delle sciocchezze dettate dalla mia ingenuità. Giosuè è un ragazzo straordinario e credo nella sua innocenza: non ho mai detto che io e lui ci siamo lasciati'. Il processoper l'omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza che comincerà lunedì prossimo cercherà di fare chiarezza su un mistero che grida giustizia.