Maurito Icardi e la telenovela delle frasi pesanti uscite con il suo libro non finisce mai, e dopo la contestazione subita dagli spalti di San Siro, la cosa è proseguita ben oltre il limite del consentito, spostandosi addirittura sotto casa sua. Qui è stato esposto uno striscione e a quanto racconta Massimo Brambati ci sarebbero stati almeno quaranta ultras ad attenderlo. Il giornalista di La 7 Gold parla di una vera e propria aggressione, che in realtà la moglie Wanda nega affermando di essere tornati a casa senza alcun problema e senza alcuna aggressione.

Lo striscione invece c'era, ed era quello che già a fine partita i tifosi nerazzurri avevano mostrato in curva: "Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o lo fai da infame...?". Riferimento ad una frase del suo libro che ha scatenato la furia degli ultras.

Icardi e il libro "Sempre avanti, la mia storia segreta"

Nel libro alla pagina 62 inizia un racconto che termina a pagina 64, dove Maurito Icardi racconta un episodio avvenuto con alcuni tifosi nerazzurri, dopo la contestazione pesante in seguito alla partita con il Sassuolo nel febbraio del 2015. Usa parole molto forti e molto dure per descrivere lo scontro avuto con i ragazzi della nord, finendo il racconto utilizzando alcune parole che hanno portato oggi alla contestazione feroce e allo striscione contro di lui.

I dirigenti dell'Inter temevano che dopo lo scontro verbale a Sassuolo, i tifosi decidessero di attendere Icardi sotto casa per fargliela pagare e lui nel libro scrive che avrebbe risposto così: "porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo".

La curva chiede il ritiro del libro

L'aggressione sotto casa, se le cose sono avvenute come racconta Massimo Brambati è un chiaro problema, è la deriva violenta di uno sport che dovrebbe generare unione e non divisione.

Ad ogni modo quello tra Icardi e i tifosi dell'Inter nonostante la furia della curva, sembra uno strappo ricucibile. Infatti sarebbe sufficiente che Maurito Icardi decidesse per il ritiro del libro dal mercato, e dopo aver fatto le dovute modifiche alle pagine sotto accusa, lo rimettesse in vendita. Vedremo cosa deciderà Maurito Icardi, ma per il bene anche della famiglia forse la via del dialogo sarebbe la scelta migliore, le prove di forza non giovano a nessuno.