Lino Banfi è finito sullagogna mediatica perché ha deciso di prestare la sua immagine ad Energas, azienda che realizzerà un grosso deposito di gpl a Manfredonia, in Puglia. Il noto attore pugliese è infatti il protagonista del nuovo spot di Energas.

Lino Banfi si difende su Facebook

La maggioranza dei pugliesi e il popolo del web criticano Lino Banfi per aver accettato di collaborare con un'azienda che danneggerà al sua amata Puglia. L'attore si difende affermando di non sapere nulla dell'impianto gpl a Manfredonia e dei suoi pericoli. Ad attaccare il popolare attore anche il sindaco di Manfredonia, Angelo Ricciardi, secondo cui Lino avrebbe venduto sottocosto la sua immagine e un'azienda che danneggerà non poco la sua Puglia.

Lino Banfi, infatti, è originario di Canosa, paese che dista circa 60 km da Manfredonia. La replica dell'attore a tutti i detrattori è arrivata su Facebook in men che non si dica. Banfi sostiene di aver svolto solamente il suo mestiere, essendo all'oscuro della realizzazione del grosso deposito a Manfredonia. Inoltre Lino sottolinea di non accettare che altri mettano in forse l'amore per la sua terra, la Puglia. Intanto il prossimo 13 novembre si svolgerà a Manfredonia un referendum consultivosul deposito della discordia. Lino Banfi ha asserito di non sapere nulla della vicenda, così come la maggioranza degli italiani. Lui ha pensato solo a collaborare con un'azienda che vende gas, quello che tutti usano per il riscaldamento, cucinare e svolgere altre attività.

Manfredonia dice no a Energas

Fare da testimonial per Energas è costato caro a Lino Banfi. Gli spot (trasmessi in tv dal 16 ottobre al 23 novembre 2016) hanno fatto sollevare molte polemiche che lo stesso attore ha provato a spegnere su Facebook. Tanti internauti si sono scagliati contro il comico pugliese, che non avrebbe dovuto collaborare con Energas.

Il primo cittadino di Manfredonia ha pubblicato su Facebook una foto ritraente il volto di Banfi ed ha rimarcato che Energas sta usando la popolarità di un attore e le reti nazionali per distrarre i cittadini di Manfredonia. L'impianto, secondo Ricciardi, è molto pericoloso ma Energas fa finta di nulla. Il post del sindaco termina con un'esortazione: chi sente Lino Banfi vantarsi delle sue origini pugliesi deve farsi una risata.

Manfredonia dice no ad Energas. Lo ha ripetuto più volte anche il sindaco Ricciardi. Del resto è ancora vivo il ricordo di quel terribile 26 settembre 1976, quando scoppiò la colonna di decarbonatazione dell'urea Enichem. L'incidente causò la diffusione di molte tonnellate di anidride arseniosa: l'aria, a Manfredonia, diventò irrespirabile. I sipontini non vogliono altri depositi e impianti e, ovviamente, altre tragedie. E' probabile, dunque, che al prossimo referendum vincerà il no.

Energas ha reso noto che l'impianto di gas che dovrebbe sorgere a Manfredonia non provocherà danni all'ambiente e non metterà assolutamente in pericolo l'incolumità dei cittadini. Sembra che il progetto abbia anche incassato l'assenso del Comitato tecnico regionale presso la Direzione regionale dei vigili del fuoco della Regione Puglia.