In arrivo tanti profughi a Castel D'Azzano, in provincia di Verona, quindi bisogna correre ai ripari. Come? Requisendo un hotel a 4 stelle in piena attività. La decisione è stata presa dal prefetto Salvatore Mulas ed è stata confermata dal sindaco del piccolo paese che dista pochi chilometri da Verona.
Il sindaco di Castel D'Azzano è preoccupato
Antonello Panuccio, sindaco di Castel D'Azzano, ha sottolineato che non ci sono margini di manovra e quindi l'Hotel Cristallo, struttura a 4 stelle, verrà requisito per accogliere migranti che arriveranno a Verona dal prossimo 31 ottobre 2016 al 31 gennaio 2017.
Il primo cittadino di Castel D'Azzano ha ricordato che in situazioni del genere i sindaci non possono fare molto, limitandosi a riflettere sulla grave problematica. Panuccio spera inoltre che il Comune verrà aiutato dalle associazioni di volontariato e dalle parrocchie nella difficile gestione dei profughi che soggiorneranno presso l'Hotel Cristallo. I proprietari dell'albergo a 4 stelle hanno altri 2 hotel similari in provincia di Verona. La situazione verrà gestita serenamente anche se il sindaco non nasconde la sua preoccupazione. Allarmati anche i rappresentanti degli albergatori della Confcommercio.
L'ira del leghista Lorenzo Fontana
Il leghista ed eurodeputato Lorenzo Fontana ha espresso il suo stupore per la scelta di requisire l'Hotel Cristallo, una decisione che, secondo lui, è il simbolo di un 'esproprio di Stato'.
L'esponente della Lega Nord habollatola scelta del prefettocome 'un precedente pericoloso'.
I titolari dell'hotel a 4 stelle di Castel D'Azzano non hanno ancora ricevuto nessuna informazione del prefetto e, anche oggi, hanno accettato le prenotazioni di camere. Dalla fine di ottobre, però, i clienti dovranno essere trasferiti in altre strutture perché l'hotel dovrà ospitare i profughi.
La situazione, in sostanza, è questa: i titolari di un albergo sono stati obbligati da un prefetto ad ospitare nella loro struttura molti profughi.
Verona sta per essere 'travolta' daun altro flussodi migranti. E pensare che in città, qualche giorno fa, ne erano arrivati 300.