Il Lavoro non c'è. Né per i giovani né, molto spesso, per gliimmigrati che cercano occasioni di vita migliore per se stessi e per le loro famiglie. La povertà aumenta, per tutti, o quasi. Ma il dato più sconfortante che ha reso noto oggi, lunedì 17 ottobre, il Rapporto 2016 della Caritas sulla povertà è che sono gli italiani- rispetto agli stranieri - quelli che hanno bisogno di maggior aiuto dalla Caritas,soprattutto nel sud del nostro paese.
Gli italiani superano gli stranieri: senza Caritas nonriescono a tirare avanti
Per la prima volta il numero di italiani supera quello degli stranieri nella percentuale dei richiedenti aiuto alla Caritas.
Secondo il Rapporto 2016 della Caritas sulla povertà, infatti, nel sud italia il 66,6% di italiani ha bisogno della Caritas per andare avanti, contro il dato nazionale che vede il 57,2% degli stranieri frequentare più spesso i 1649 centri presenti sul nostro territorio. Le cause principali di povertà sono la povertà economica (76,9%) e il disagio occupazionale (57,2%), ma spesso i problemi sono abitativi e familiari.
Numeri e dati: ecco chi ha bisogno della Caritas
L'età media degli italiani che chiedono aiuto alla Caritas è di 44 anni. La disuguaglianza tra maschi e femmine si è praticamente annullata, dato che i dati di presenza nei centri sono sostanzialmente alla pari: 49,% per gli uomini, 50,1% per le donne.
La maggior parte di loro è sposata e ha un livello scolastico basso, spesso limitato alla semplice licenza della scuola media. I sussidi alla povertà potrebbero non essere abbastanza tempestivi per tutte le persone che attualmente hanno bisogno della Caritas. Senza considerare i profughi.
Secondo il Rapporto 2016 della Caritas sulla povertà sono stati 7770 quelli che hanno chiesto asilo ai centri, la maggior parte dei quali sono maschi provenienti dall'Africa o dall'Asia centro-meridionale, giovani tra i 18 e i 34 anni e quasi del tutto analfabeti. Questi ultimi hanno costantemente bisogno di beni di prima necessità: pasti, alloggi, servizi igienici. La situazione del sud Italia è, dunque, sempre più drammatica.