Le case popolari, che rappresentano un diritto tutelato per le persone indigenti, sono diventate merce di scambio? Un ex funzionario comunale è stato arrestato con l'accusa di aver promesso l'assegnazione di alloggi e contributi comunali in cambio di prestazioni sessuali.

La scoperta è arrivata dalla Guardia di finanza di Legnano (in provincia di Milano), che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un funzionario comunale, responsabile dell'Area Servizi alla persona del comune di Rescaldina. La prova schiacciante è nello stesso video ad opera degli agenti che hanno seguito le indagini.

Il funzionario che promette case popolari

Le vittime designate dal funzionario sarebbero un paio di donne che versavano in particolari difficoltà economiche. In cambio del miraggio di un tetto sotto cui vivere, e di alcuni contributi, il funzionario comunale avrebbe promesso alle due donne una corsia preferenziale nell'ottenimento di una casa popolare. La "magnanimità" del funzionario benefattore non prescindeva però da una piccola contro richiesta alle donne sventurate che cadevano nelle sue grinfie: avrebbero dovuto dare in cambio il proprio corpo. Tra le vittime una vedova con figli che si era ritrovata in condizioni economiche indigenti.

L'indagine della procura

L'indagine è stata portata avanti dalle Fiamme Gialle, guidate dalla Procura di Busto Arsizio.

Il Pm Nadia Carcatella che ha coordinato l'indagine, denominata "Sex and the city", ha messo sotto torchio il funzionario "benefattore". La somma che sarebbe stata erogata dal funzionario ammonterebbe a circa 7500 euro.

Inoltre la Guardia di Finanza ha riscontrato che il funzionario comunale aveva in possesso una documentazione, debitamente sequestrata, riguardante gare d'appalto gestite dallo stesso.

Oltre al funzionario, che ora si ritrova agli arresti domiciliari, altre tre persone sono state indagate per truffa aggravata e "induzione indebita a dare o promettere utilità", per cui la condanna massima, se accertata, può arrivare ai tre anni di reclusione o pagamento di sanzione.