Ifinanzieri in servizio presso il comando dell’Aquila hanno eseguito un sequestro conservativo disposto dalla locale Corte dei Conti relativo a disposizioni finanziarie, beni immobili e bene mobili aziendali per un valore di circa 689.000 euro. Nel mirino delle fiamme gialle una società operante nel settore dei trasporti, la quale aveva beneficiato dei contributi elargiti dalla comunità europea nell'ambito dei fondi strutturali POR FESR 2007/2013 stanziati per attrarre nuovi investimenti nella zona aquilana colpita dal devastante terremoto del 2009.

L'indagine coordinata dalla Procura di Sulmona

Dopo una segnalazione arrivata alla Procura Regionale della Corte dei Conti abruzzese, è partita una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Sulmonache si è conclusa nel 2015. I finanzieri hanno accertato una truffa aggravataai danni dello Stato da parte della legalerappresentante dell’impresa di trasporti in questione, in concorso con il coniuge, il quale risultava essere amministratore di tale società. Il sodalizio, attraverso la produzione di false dichiarazioni e la contraffazione di documentazione amministrativa contabile, risultava essere operante nella zona del cratere sismico dell’Aquila, mentre in realtà si trovava in una zona che non aveva diritto a tale sostegno.

Danno all'erario per mezzo milione di euro

I contributi illecitamente percepiti, a seguito delle investigazioni eseguite dai militari delle Fiamme Gialle, facevano emergere un danno per l’erario stimato in 500.000 euro. Al danno, prontamente segnalato dai finanzieri alla magistratura contabile, venivano aggiunte anche altre voci e, nello specifico: il danno subito dall'amministrazione per i costi supportati e le risorse vanamente impiegate nell'iter complessivo dell’istruzione, l’erogazione, la gestione, la revoca ed il recupero dell’elargizione stessa, per un totale, quantificato dal magistrato contabile, di 689.000 euro, il cui valore corrispondente veniva sottoposto a sequestro conservativo.La Guardia di Finanza presta particolare attenzione alle truffe perpetrate ai danni dello Stato, dal momento che si trattano di reati che danneggiano l'intera collettività.