Stavano protestando da aprile i nativi americani della tribù dei sioux, residenti nella riserva di Standing Rock, in north dakota. Protestavano contro la costruzione del nuovo oleodotto sotterraneo "Dakota Access Pipeline", lungo quasi duemila chilometri; dovrebbe servire a portare sotterraneamente il greggio dalla Bakken Formation la zona al confine tra Montana e North Dakota, fino all’Illinois, attraversando South Dakota e Iowa. Il greggio estratto da queste zone sarà molto utile all'economia statunitense poichè potrà dipendere meno dal petrolio estratto da altre zone del globo, in più creerà all'incirca 8mila-12mila posti di lavoro; inoltre il canale sotterraneo è il metodo più sicuro, ecologico ed economico per trasportare il petrolio.

I motivi della protesta

I nativi della riserva di Standing Rock si sono opposti fermamente a questo progetto poichè l'oleodotto in questione dovrebbe attraversare siti storici e religiosi realmente importanti per la storia della tribù, ma soprattutto sarebbero state compromesse le riserve di acqua di cui fa uso la tribù, poichè l'oleodotto sarebbe passato sotto il letto del fiume Missouri. Le proteste sono iniziate ad aprile con l'allestimento dell'accampamento "Sacred Stone". Le proteste sono state seguite da tutto il mondo e hanno ricevuto un buon sostegno, infatti nell'accampamento sono arrivati membri di altre comunità indiane, anche avverse tra loro, con lo scopo di dar manforte alla tribù Sioux.

I veri problemi sono iniziati in estate quando il governo ha mandato sul luogo la polizia causando innumerevoli scontri e arresti di massa, Sono stati anche denunciati i comportamenti violenti e umilianti della polizia contro i manifestanti.

L'epilogo tanto atteso

Nonostante tutte le avversità le proteste sono andate avanti e hanno causato lunghi ritardi nella costruzione dell'oleodotto.

Alla protesta si sono uniti il 4 dicembre circa 2000 veterani per dare supporto alle circa 800 persone che da mesi stanno manifestando. Finalmente oggi dopo mesi di scontri e proteste gli ingegneri dell'esercito statunitense hanno deciso di bloccare la costruzione dell'oleodotto e di non farlo più passare vicino alla riserva dei Sioux.