Il terrorista tunisino Anis Amri, accusato di aver travolto e ucciso 12 persone 4 giorni fa tra cui l' ex studentessa Fabrizia Di Lorenzo in un mercatino di Natale berlinese, è stato catturato e ucciso alle 3 del 23 dicembre alle porte di Milano. A identificarlo sarebbero state le impronte digitali e la fisionomia del volto.
La sparatoria e la morte
Dopo la strage l'attentatore si sarebbe recato in Francia e poi in Italia servendosi di un treno. Dalla Francia arriva fino a noi in treno ma è per mezzo di un controllo stradale di routine in piazza 1° Maggio a Sesto San Giovanni la polizia ha potuto fermarlo.
Appena fermato avrebbe gridato e inveito contro i poliziotti e, dopo che l'attentatore ha sparato a un agente è stato colpito due volte al costato, ma la ferita mortale sarebbe stata solo una. L'agente ferito, Luca Scatà di 29 anni è stato operato e ora si trova nell'ospedale di Monza. Arrestato insieme ad Amri anche suo nipote. Il terrorista, dice il questore, non aveva con sè alcun effetto personale, nemmeno un cellulare per evitare di essere rintracciato mediante i servi di gps. Portava solo un'arma, un coltello e qualche euro. Doveva incontrare qualcun altro? Avrebbe potuto avere "appoggi" e "spalle" all'interno della comunità islamica di Sesto? Forse, per ora gli agenti stanno tentando di ricostruire i suoi ultimi spostamenti e di fare luce su questi dubbi.
Di carcere in carcere
Anis Amri arriva a Lampedusa il 4 Settembre del 2011. Il 23 Ottobre 2011 è stato condannato a 4 anni nel carcere di Catania per aver incendiato il centro di accoglienza al quale era destinato. È trasferito nel carcere di Enna, poi a Sciacca, e poi ancora ad Agrigento dove minaccia un cristiano. Al carcere di Ucciardone è inserito nel braccio che punisce i pedofili.
Il rilascio e l'inizio del terrorismo
Nel 2015 arriva in Germania e conosce il reclutatore dell' Isis Ahmad Abdullah e forse è per conoscenze come questa che inizia ad "autoistruirsi", imparando cioè a costruire e a progettare ordigni e frattanto stringe legami con altri esponenti dello stato islamico.