In attesa della sentenza del gup del tribunale di Pisa nell'ambito del processo per la scomparsa di Roberta Ragusa prevista per il 21 dicembre prossimo, nuove intercettazioni registrate durante l'inchiesta sono diffuse nella puntata di ieri da Chi l'ha visto, il programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3. Nelle intercettazioni i dubbi dei genitori di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, unico imputato per omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Caso Roberta Ragusa, le intercettazioni dei genitori di Antonio Logli
I genitori del marito della donna scomparsa, che sta per essere giudicato col rito abbreviato, mentre vengono registrati dalle cimici piazzate dagli investigatori avanzano dubbi su loro figlio, propendendo per l'ipotesi sostenuta dall'accusa, ovvero che sia stato proprio lui ad uccidere la donna.
L'intercettazione è dell'8 luglio 2012, quando Roberta Ragusa è scomparsa misteriosamente da sei mesi. I genitori di Logli parlano della scomparsa della nuora e delle possibili responsabilità del figlio nella vicenda. Dice la madre dell'imputato: "Però c'è stata sette anni. Lo poteva dire prima... o me o lei, no? Quante volte l'ho detto io...". Risponde il padre di Logli: "Si potevano lasciare...". "Eh... oh... stavano bene...", dice la donna. "Tutte chiacchiere", ribatte l'uomo. "Allora c'è altro, siccome la voleva lasciare, lui ha preso una decisione: l'ha fatta fuori", dice il padre. "E' quello che io ho pensato", dice la madre di Antonio Logli aggiungendo: "Però non ci voglio nemmeno pensare".
'Siccome la voleva lasciare, lui ha preso una decisione: l'ha fatta fuori'
Queste le nuove intercettazioni diffuse nella puntata di ieri da Chi l'ha visto su Rai 3 che è tornato a occuparsi del caso di Roberta Ragusa in vista della sentenza prevista per il prossimo 21 dicembre. Nella requisitoria i pm hanno chiesto 30 anni di carcere che eventualmente saranno 20 anni per effetto del rito abbreviato che in caso di condanna concede all'imputato la riduzione di un terzo della pena. Mentre la difesa, ritenendo i testimoni inattendibili, chiede l'assoluzione dell'imputato. La decisione spetterà al gup.