Il classico documento di riconoscimento con cui milioni di italiani vanno in giro sta per essere sostituito da un altro all’insegna delle nuove tecnologie. La Carta di Identità così come la conosciamo oggi, quella cartacea, ha i gironi contati. Infatti dal 1° gennaio in molte città italiane si potrà richiedere la CIE, la Carta di Identità Elettronica. Parte ufficialmente la nuova era presentata ufficialmente dal Ministero dell’Interno e che nel corso del 2017 sarà estesa ad oltre 300 città da Nord a Sud.

Come si presenta la carta

Una specie di normale carta di credito, questo l’aspetto che avrà il nuovo documento di riconoscimento.

Sarà in policarbonato, munita di microchip a radiofrequenza. Dal punto di vista della sicurezza e contro l’eventuale contraffazione, nel microchip saranno registrate anche le impronte digitali del titolare e la foto in bianco e nero sarà stampata col laser per aumentarne la durata riducendo il rischio di deterioramento prematuro. Sempre sulla carta si potrà optare per la donazione degli organi post-mortem e sarà valida per l’espatrio. Oltre che come documento di riconoscimento, la carta potrà essere utile anche per i nuovi servizi telematici offerti ai cittadini dalla Pubbliche Amministrazioni. Parliamo dello spid, il sistema di identità digitale che consente a tutti i cittadini o imprese italiane di poter accedere ai servizi internet della PA e degli operatori privati che aderiscono all'iniziativa con un'unica identità digitale.

Servirà nel campo del lavoro, della previdenza, della scuola, la nuova carta andrà oltre il semplice documento di riconoscimento del cittadino. La vecchia carta di identità andrà in soffitta, scavalcata da un nuovo documento multi servizio. La carta di identità cartacea sarà rilasciata solo per eventi eccezionali e di massima urgenza o per i cittadini AIRE che ne facciano espressa richiesta.

Come e dove richiederla e quanto costa

Inizialmente, cioè dal 1° gennaio, si parte in alcuni comuni come Pordenone, Verona, Venezia e così via, ma tramite circolare, il Ministero dell’Interno prevede che tra luglio e settembre 2017, saranno oltre 200 i comuni automatizzati all’emissione del documento per completare il processo in tutta la nazione nel 2018.

Costerà 22,21 euro, cifra che comprende 5,42 euro per i classici diritti di segreteria e 16,79 euro per il Poligrafo di Stato. Il cittadino deve presentarsi presso gli uffici dell’anagrafe del proprio comune di residenza con tesserino sanitario riportante il proprio codice fiscale ed una fotografia uso tessera. Il responsabile dell’ufficio comunale inserirà nel sistema appositamente creato i dati del richiedente e rilascerà la ricevuta della registrazione al cittadino nonché la prima metà del PIN. La carta e la seconda parte del PIN saranno spediti dal Poligrafo di Stato e recapitati a casa del cittadino entro 6 giorni dalla richiesta.