Quando si è accorto di essere ormai in trappola, ha provato un ultimo estremo tentativo di fuga da una finestra sul retro del casolare di campagna dove si nascondeva. E' finita così la latitanza di Giovanni Vitale, 47 anni, uomo d'onore della famiglia mafiosa di Resuttana, quartiere popolare di Palermo.

Nascosto tra Montelepre e Giardinello

I Carabinieri del comando provinciale del capoluogo siciliano gli hanno fatto scattare le manette ai polsi ieri intorno a mezzogiorno. L'uomo era nascosto in un rifugio tra carabinieri, a pochi chilometri da Palermo.

Blitz con cinquanta militari dell'arma

Al blitz hanno partecipato circa cinquanta militari dell'Arma, con l'ausilio di un elicottero. Secondo la ricostruzione della Procura distrettuale antimafia di Palermo, diretta dal procuratore Francesco Lo Voi, Giovanni Vitale era delegato alla gestione delle estorsioni nella zona di Resuttana, alle dirette dipendenze di Giuseppe Fricano, già reggente del mandamento mafioso del quartiere.

Soprannominato "Il Panda"

L'uomo, noto come "il Panda", al momento dell'arresto è stato trovato insieme con Salvatore Billeci, classe 1984, operaio edile incensurato, anche lui arrestato dai carabinieri con l'accusa di essere il fiancheggiatore di Vitale.

Giovanni Vitale è stato arrestato alla fine di lunghe ed articolate indagini coordinate dai magistrati Vittorio Teresi, Annamaria Picozzi, Amelia Luise e Roberto Tartaglia ed effettuate sul territorio dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo.

Nel 2014 l'operazione Apocalisse

Nel 2014, nell'ambito dell'operazione "Apocalisse", era stato eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di più di cento indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata e continuata, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, rapina, detenzione illegale di armi e munizioni, danneggiamento e incendio, tutti reati aggravati dalle modalità e finalità mafiose, consentendo di ricostruire l’organigramma delle famiglie mafiose di San Lorenzo, Partanna Mondello e Resuttana, nonché di accertare la "nascita" della nuova famiglia mafiosa Pallavicino-Zen.