Tre corpi questa notte sono stati estratti dall'hotel rigopiano. Il numero delle vittime sale quindi a 15. Le ricerche continuano per gli altri 15 dispersi. Oggi a Farindola è stato celebrato il funerale di Alessandro Giancaterino, il fratello dell'ex sindaco di Farindola. Alessandro era il capocameriere dell'albergo. A Penne (provincia di Pescara) è stato celebrato anche il funerale di Gabriele D'Angelo, anche lui cameriere dell'hotel Rigopiano.

L'inizio dell'inchiesta

Nel frattempo è partita l'inchiesta che cercherà di individuare i possibili colpevoli e di capire che cosa sia realmente accaduto il 18 gennaio, il giorno dell'immane tragedia.

Per quanto riguarda i dubbi sollevati sulle segnalazioni di Meteomont, il procuratore di Pescara, Cristina Tedeschini ha spiegato: "Meteomont aveva cominciato a dare un rischio valanga estremamente elevato già da 3 o 4 giorni prima dell’evento".

Intanto si fa sempre più strada l'ipotesi shock dell'H20 Abruzzo, secondo la quale, le mappe regionali dimostrerebbero che l'hotel Rigopiano sarebbe stato costruito sopra colate e accumuli di detriti preesistenti. In merito a questa ipotesi, Cristina Tedeschini dichiara: "La valutazione se l’albergo poteva stare lì o meno inevitabilmente farà parte di questa inchiesta".

Il procuratore ha parlato anche della questione dei ritardi delle comunicazioni. Anche quest'ultime saranno oggetto indagine.

La Tedeschini ha inoltre ammesso l'interferenza di alcune comunicazioni. Tuttavia, ha aggiunto che "non tutte hanno prodotto dei ritardi rilevanti sul piano causale".

I superstiti della tragedia

L'ospedale di Pescara ha dimesso la coppia di fidanzati Vincenzo Forti e Giorgia Galassi. Anche i coniugi Giampiero Parete e Adriana Vranceanu, insieme ai loro figli Ludovica e Gianfilippo, hanno lasciato la struttura.

In ospedale sono rimasti i due bambini Edoardo e Samuel. Giampaolo Matrone è l'unico adulto rimasto in ospedale. Ieri anche i cuccioli di pastori abruzzesi sono tornati dai loro genitori Lupo e Nuvola.