Pare che la peta, nota organizzazione no profit che da anni si batte in difesa dei diritti degli animali, abbia chiesto di boicottare la visione del film "Qua la zampa". Grazie alla campagna portata avanti dai benefattori dei nostri amici a 4 zampe, sembra che la prima della pellicola a Los Angeles sia stata annullata.
Maltrattamenti sul set
È stato da poco diffuso un filmato in cui si vede un povero Pastore Tedesco, terrorizzato, costretto ad immergersi in una piscina piena d'acqua agitata artificialmente, facendo innervosire l'animale. Il cane è stato spinto a tuffarsi con forza e, per riuscire a recuperarlo, è stato necessario l'intervento di 2 persone: le immagini sono davvero forti e l'opinione pubblica ha manifestato sdegno e disgusto.
Il video è stato diffuso dal magazine TMZ, e subito dopo la sua pubblicazione la PETA, organizzazione internazionale in difesa degli animali, ha reagito prontamente. Dopo la diffusione delle immagini sul web, l'associazione animalista ha subito iniziato una campagna per il boicottaggio del film, ottenendo la cancellazione della prima della pellicola a Los Angeles.
Il filmato risale al lontano novembre 2015 ma è stato diffuso solo di recente. La casa produttrice del film, a sua discolpa, ha dichiarato: "Sebbene siamo tutti scoraggiati dalla visione di un animale in difficoltà, ci hanno assicurato che Hercules, il Pastore Tedesco, non ha riportato alcun danno durante la lavorazione del film". Il produttore, Gavin Polone, ha affermato che se avesse assistito ad un scena del genere avrebbe subito fermato tutto.
Ecco il video:
Le conseguenze
American Human, l'associazione che vigila sulla condizione degli animali sul set, ha sospeso tutti coloro che erano presenti quando è avvenuto l'accaduto. Nel video si sente una voce fuori campo urlare all'addestratore del cane di buttarlo in acqua per farlo calmare, e ciò ha contribuito ulteriormente a fomentare l'ira di moltissime persone: i responsabili saranno perseguiti penalmente. La speranza generale è che episodi del genere non si vedano mai più; gli animali sono fedeli compagni di vita, e meritano di essere trattati con rispetto.