Tre forti scosse di terremoto, di magnitudo 5.3, si sono verificate questa mattina tra il Lazio e l'Abruzzo: i movimenti tellurici sono stati avvertiti in buona parte dell'Italia centrale (addirittura fino a Firenze) ed anche a Roma: in via precauzionale sono state fatte evacuare le linee A e B della metropolitana capitolina, diversi musei e alcune scuole al Salario e a Saxa Rubra. Le scosse hanno causato molta paura in tutto il Lazio, da Frosinone a Viterbo. La prima scossa è avvenuta attorno alle 10.25, con una magnitudo pari a 5.3 nei comuni tra L'Aquila e Rieti a nove chilometri di profondità sulla dorsale appenninica; dopo appena cinque minuti, se n'è verificata un'altra di magnitudo 3.2 nella sola provincia di Rieti; infine, alle 11.20 ce n'è stata un'altra più prolungata di magnitudo 5.7 nell'Aquilano.

Quelle più forti sono state avvertite nella Capitale ed anche nelle zone già colpite dal sisma dell'agosto scorso.

Crolli ad Accumoli e Amatrice

Tutte le stazioni di servizio lungo l'autostrada A24 Roma - L'Aquila sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni; a ogni modo, la Protezione civile ha fatto sapere di aver ricevuto diverse segnalazioni, ma nessuna richiesta di soccorso. La situazione resta complicata per la neve e le continue scosse di assestamento che stanno rendendo difficile la ricostruzione: molte situazioni restano ancora da valutare. Ad Accumoli e Amatrice sono stati segnalati altri crolli a seguito delle scosse di oggi: ad Amatrice è crollato un cornicione della Scuola alberghiera.

Sono in corso le verifiche dei Vigili del Fuoco, rese ancora più difficili dalle abbondanti nevicate. A Roma il sisma è stato avvertito distintamente in tutta la zona Nord della città, dalla Cassia al Prati; anche in via Veneto i palazzi hanno tremato. A Saxa Rubra, ma anche ai Castelli romani, molte scuole sono state fatte evacuare in via precauzionale, mentre sono ancora in corso le verifiche ai monumenti capitolini per accertare la presenza di eventuali crolli.