Ieri sera, precisamente alle ore 21,52 (orario UTC), un Terremoto di magnitudo 7.0 della scala Richter ha colpito l'area a sud delle Isole Figi. Secondo l'EMSC l'epicentro della scossa è stato rilevato 303 chilometri a sudovest di Sivu, la città più popolosa dell'isola di Viti Levu, che ospita circa 77.000 abitanti. La spaccatura ha avuto luogo a circa 10 chilometri sotto il livello del mare e ha generato, quindi, onde sismiche abbastanza forti e superficiali per essere avvertite dalla popolazione, anche nella città di Nadi, situata nella parte occidentale dell'Isola di Viti Levu, 237 chilometri a nordest rispetto all'epicentro del sisma.

L'evento non ha provocato alcun tipo di danno a persone o cose.

Inizialmente il Pacific tsunami Warning Center ha diramato uno stato di attenzione, con una nota in riferimento a possibili lievi variazioni dei livelli del mare, immediatamente rientrato.

Dopo il violento terremoto si è attivato uno sciame sismico molto intenso, con almeno 11 scosse comprese fra magnitudo 5.0 e 5.9 e una pari a magnitudo 6.0.

I precedenti più recenti

Nelle settimane precedenti, ormai lo scorso 2016, il Pacifico Centro-Occidentale era stato colpito da fenomeni violentissimi:

  • Il 17 Dicembre 2016 un terremoto di magnitudo 7.9 colpisce poco al largo di un'area, per fortuna poco abitata, della Papua Nuova Guinea, con ipocentro a 83 chilometri di profondità. La fortissima scossa genera panico e apprensione fra la popolazione, soprattutto nel centro abitato di Kokopo. Viene scongiurato lo tsunami, dopo l'allerta promulgata dal PTWC.
  • l'8 Dicembre 2016 un altro evento di magnitudo 7.8 colpisce l'arcipelago delle Isole Salomone, a soli 40 chilometri di profondità, generando lievi danni a Honiara, senza provocare vittime. Anche in questo caso l'allarme tsunami rientra poco dopo essere stato divulgato.
  • Il 13 Novembre 2016 un terremoto di magnitudo 8.0, il più forte dell'anno appena trascorso, colpì la Nuova Zelanda con il suo potenziale distruttivo, generando immensi danni e provocando 2 vittime. Nelle zone limitrofe al luogo dell'epicentro, situato a Nord dell'Isola Meridionale, il terreno si sollevò di almeno 3 metri, fuoriuscendo dall'oceano.

Questo ci fa capire come le popolazioni locali di queste isole nel Pacifico, situate sulla cosiddetta "Cintura di Fuoco", siano abituate ad eventi sismici anche molto potenti.