L'Italia non smette di tremare per via del sisma cominciato il 18 gennaio. Alle imponenti nevicate che hanno ricoperto il Centro Italia, si è aggiunta anche l'emergenza Terremoto. La protezione civile, i geologi e i volontari in generale non hanno mai smesso di lavorare nelle ultime ore, per salvare più vite possibili, anche se la conta dei morti continua ad aumentare. Come per il sisma del 26 ottobre 2016, è stato prodotto dall'INGV (Istituto Nazionale di Gefisica e Vulcanologia) una ricostruzione 3D del terremoto, che aiuta a studiare il fenomeno tenendo conto di tutte le varianti.

La ricostruzione 3D del terremoto del 18/01

Alle 11.14 del 18 gennaio 2017, è stata registrata una scossa di magnitudo 5.5, che ha coinvolto l'Aquila e Rieti, già ampiamente devastate dai terremoti precedenti. Ci si comincia a chiedere se le scosse scaturite dai cambiamenti appenninici interesseranno solo quelle regioni, oppure se tutta la penisola è in pericolo. Al fine di studiare il fenomeno, l'INGV ha generato un'animazione che raffigura le onde sismiche dell'ultimo terremoto. Le onde presenti nel video si dividono in blu e rosse, le prime rappresentano le scosse che si sono mosse dall'alto verso il basso, viceversa le seconde sono quelle che si sono mosse dal basso verso l'alto. Le onde rappresentate con un colore più intenso, sono quelle i cui spostamenti verticali sono stati più veloci.

Il video è in tempo reale.

Perché alcune zone sono state devastate maggiormente

Alcune zone, equidistanti dall'epicentro, sono state devastate maggiormente dal terremoto, poiché la tipologia del suolo non era la stessa. Questo vuol dire che le onde si propagano in maniera differente a seconda della composizione del suolo. Le onde quindi non si propagano in maniera uniforme nello spazio, cosa che può incidere sui danni provocati in un dato luogo.

Come sempre si ringrazia l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che monitora costantemente il suolo italiano al fine di scongiurare catastrofi ancora più grandi di quelle che sono avvenute negli ultimi mesi. Ma c'è una correlazione fra le nevicate anomale e il terremoto?