Non si sono fermati nemmeno durante la notte i soccorsi per cercare di salvare la gente sotterrata a causa della slavina nell'Hotel del Pescara Rigopiano, devono fare il più in fretta possibile, perché c'è il rischio che possa crollare tutto a causa della pesantezza della neve e dei detriti che stanno schiacciando il Resort lentamente. La speranza di trovare qualcuno vivo ormai è al minimo, nessuno risponde alla ''nostra chiamata'' ma i soccorsi e i parenti non perdono le speranze, anche se per adesso il numero delle vittime è quota a 4, e ci sono circa altre 25/30 persone sotto i detriti.

Come avevamo detto già nell'articolo precedente, la causa della slavina è dovuto al terremoto di magnitudo 5.4 con l'epicentro a L'Aquila, ma talmente la scossa è stata forte che è stata avvertita anche nel versante abbruzzese con il rischio di valanghe a 4 su una scala di massimo 5. La quota sarebbe per adesso di 4 vittime, di cui una individuata, ma ancora non è stato possibile estrarla dalle macerie, e due persone tratte in salvo. Uno dei sopravvissuti ha raccontato che si trovava fuori dal Resort solo perché la moglie aveva mal di testa ed era andato a prendere le medicine in macchina.

Oltre un'intera famiglia anche una coppia dispersa. Ci sarebbe una famiglia di Osimo dispersa, la madre con il marito poliziotto e il loro bambino di 7 anni, inoltre, anche una coppia di fidanzati dispersa all'interno del resort, per i familiari sono momenti di grande tensione, entrambi i ragazzi non rispondono alle chiamate e si teme il peggio.

I soccorritori riescono ad entrare sotto le macerie e girano un video brevissimo, dove si possono vedere delle scalinate distrutte e per niente sicure e macerie sparse dappertutto. Il proprietario dell'Hotel ci fa sapere che i sui clienti erano molto spaventati a causa del sisma che si è verificato in quelle ore, ma che nessuno di loro potesse immaginare che ci sarebbe stata una slavina. Non possiamo fare altro che sperare in un miracolo e di riuscire a estrarre quelle persone, ormai sotterrate da giorni dai detriti e al freddo.