Per il giorno di San Valentino, amanda knox ne racconta un'altra con un articolo pubblicato sul sito americano Broadly.com, che parla di donne e delle loro molteplici esperienze: il pezzo si intitola "Com'è realmente una storia d'amore in carcere" e racconta di come una detenuta lesbica avrebbe tentato di sedurre l'americana nel carcere Capanne di Perugia, dove la Knox è rimasta per quattro anni perchè condannata per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto ormai dieci anni fa, prima di essere assolta con formula piena e tornare negli Usa. E nell'articolo, l'ex studentessa americana ne approfitta per insultare ancora una volta la "chiusura mentale" italiana e il nostro sistema giudiziario, che in questo caso c'entra ben poco.

La detenuta saffica in questione si chiama Leny (nome inventato), sarebbe una 29enne napoletana ed era stata compagna di cella della Knox per spaccio di droga. Il tutto sarebbe accaduto nell'ultimo anno di detenzione dell'americana nelle carceri italiane.

La storia

Amanda prima di tutto spiega come in carcere stesse sempre per i fatti suoi e senza dare molta confidenza alle altre detenute, anche perché racconta che in carcere i gruppi ben strutturati e definiti erano solo quelli delle italiane, nigeriane e rumene, mentre lei era statunitense e senza un gruppo di riferimento. Poi ricorda l'incontro con Leny: "Lei era bassa, minuta, con un ventre pronunciato e capelli scuri - racconta - non la sentivo come una minaccia, anche se ero cautamente amichevole.

Mentre camminavamo lungo il perimetro insieme e facevamo amicizia, lei mi confessò di essere omosessuale. Io le dissi subito che ero etero". Gradualmente, Leny tenta qualche approccio: "Mi ripeteva 'posso farti cose che un uomo non sa fare', ma io le dicevo 'Non è possibile cambiarmi'. Poi un giorno mi baciò a tradimento: sul momento abbozzai un mezzo sorriso, anche se ero piena di rabbia, e poi la allontanai da me".

Il rifiuto avrebbe comportato un certo rischio per Amanda, dato che la fantomatica Leny sarebbe diventata minacciosa nei suoi confronti, ma poco dopo la detenuta fu scarcerata oppure trasferita in un altro penitenziario, comunque la Knox non la vide mai più. Ma c'è anche una piccola coda nel finale di questo racconto: una volta tornata negli Usa, la Knox avrebbe ricevuto un cd di musica jazz da Leny, con la dedica "Ti amerò per sempre". Lei non le ha mai risposto.