Un discorso straziante quello fatto da Antonella ai funerali del figlio Giovanni. Ha semplicemente cercato di strappare un ragazzo da quel tunnel che porta a quella dipendenza che brucia prima l’anima e logora il corpo.

Una mamma disperata che ha provato a fare una breccia nelle strade dell'oscurità. Una semplice perquisizione fatta dalla guardia di finanza che doveva spingere il ragazzo verso la consapevolezza che quel percorso che aveva intrapreso era una trappola a senso unico. Di certo né i finanzieri né la madre in lacrime che rimproverava il figlio, potevano immaginare la tragedia che di lì a poco si sarebbe consumata.

Giovanni si suicida davanti gli occhi increduli dei genitori e degli agenti delle fiamme gialle.

Un blitz indotto da una madre disperata

Durante una perquisizione la Guardia di Finanza ha trovato Giovanni con 10 grammi di hashish. Il comandante della Guardia di Finanza Renzo Nisi, spiega di essere intervenuto su espressa richiesta della madre Antonella Riccardi. La quale presentatasi in caserma, disperata e impotente dinanzi alla strada che stava percorrendo il figlio, chiedeva aiuto per salvarlo. Questo il motivo che ha spinto il corpo delle fiamme gialle a intervenire con un blitz a sorpresa.

Di sicuro nessuno poteva immaginare l’insano gesto che avrebbe compiuto il ragazzo. Nessuno potrà mai spiegare cosa sia passato nella mente di Giovanni.

Perché abbia deciso d’impeto di togliersi la vita, o se da tempo rimuginava sulla sua esistenza. Se fosse stata una semplice crisi adolescenziale o se c’era dietro qualcosa d'ingestibile per un ragazzo di sedici anni. Tanto da preferire la cosa che in quel momento gli sembra più semplice, più breve, ovvero “la morte”.

Antonella ribadisce che la vita va vissuta con coraggio

Antonella durante l’omelia del figlio sul sagrato si rivolge ai giovani spiegando che niente è normale quando si parla di droghe. L’inganno è nascosto dietro un semplice “prova una canna” lo fanno tutti. Siete ragazzi che rischiate di cadere nelle grinfie di bestie che hanno solo l’obbiettivo di soffocarvi in una botola senza luce.

Rivolgendosi a tutti i giovani rimarca i medesimi concetti che tante volte aveva affrontato con il figlio Giovanni. La vita va vissuta con coraggio. Quel coraggio che pulsa nei cuori di ognuno di voi, pronto a uscire dalla gabbia in cui è confinato. Basta poco per guardarvi negli occhi. Parlare con il cuore invece di utilizzare le solite faccine su whatsapp o frasi fatte estrapolate da una banale copia e incolla.

Antonella ricorda ai ragazzi che, allungare una mano per chiedere aiuto è un gesto “straordinario”. È necessario che i giovani prendano coscienza di quanto straordinario sia il coraggio di portare alla luce la verità.

L'amore di una mamma che chiede perdono

Le ultime parole di Antonella solo rivolte a Giovanni, perdonami.

“Perdonami per non essere stata capace di colmare quel vuoto che ti portavi dentro da lontano”. In un modo come solo una mamma può, con tutto l’amore che esplode dal cuore. Antonella pensa che ad accogliere Giovanni ci sia la vera mamma, pronta a colmare che “vuoto” che lei non è riuscita a respingere.

Non è mancato un pensiero rivolto alla Guardia di Finanza. Infatti, Antonella sempre durante l’omelia li ringrazia per essere intervenuti, prendendo a cuore la disperazione di una madre che aveva esaurito tutte le parole, tutti gli argomenti. Una madre impotente dinanzi a un figlio deciso nel proseguire verso la strada della schiavitù.

Un dolore che strappa il cuore esploso durante l’omelia di Giovanni, dinanzi a 2mila persone in S.

Stefano a Lavagna. Antonella ha coinvolto con parole dolcissime tutti i giovani. Con la speranza viva che prendano coscienza della verità, e si riapproprino della propria vita e non lasciano a degli sciacalli la possibilità di strapparla in piccoli pezzi.