Il drammatico caso di Tiziana Cantone, la 31enne morta suicida a Mugnano (Napoli) nel settembre 2016, sta subendo una forte scossa in seguito all'iscrizione nel registro degli indagati di Sergio Di Palo, fidanzato della ragazza. Per lui le accuse di calunnia e falso. Questa ulteriore svolta, che segue allo sblocco dei contenuti presenti nell'iPhone della Cantone, ha avuto come incipit decisivo proprio la lettura di alcuni sms ancora memorizzati nello smartphone. Tra i vari messaggi, anche frasi scabrose con cui Di Palo si sarebbe rivolto alla ragazza e che sarebbero indicative di un rapporto turbolento con una rilevante sottomissione della giovane al suo uomo.

Una dipendenza psicologica che avrebbe persino condotto Tiziana a fingere lo smarrimento del cellulare per allontanare i sospetti sulla pubblicazione volontaria dei video intimi della donna.

Le prime accuse della madre di Tiziana

La prima a puntare il dito contro Di Palo fu la madre di Tiziana Cantone, all'indomani della sua tragica morte per suicidio. Secondo le sue dichiarazioni, sarebbe stato proprio il fidanzato della figlia a indurla a girare quei filmati con vari uomini. Il carattere debole di Tiziana e la sua dipendenza dal giovane avrebbero fatto il resto. Un'escalation di degrado a cui la figlia non si sarebbe sottratta per pura incapacità di reagire. Il dramma è scaturito da un senso di vergogna opprimente e ha condotto verso l'unica soluzione che Tiziana riteneva utile: porre fine a quello scempio mediatico con la morte.

La diffusione virale di quei video, i fermo immagine più spinti che diventano un crocefisso da portare verso la tomba, hanno creato una spirale verso la fine della Cantone. Più volte, invano, aveva reclamato il diritto all'oblio con la contestuale cancellazione di quei contenuti dal web. Il tragico epilogo è stato più svelto di quel disperato grido d'aiuto.

Indagato il fidanzato: calunnia e falso

L'atto giudiziario notificato al fidanzato di Tiziana, Sergio Di Palo, contiene l'invito a comparire in Procura. L'uomo è indagato nell'ambito delle indagini per le presunte calunnie ai danni di quattro giovani finiti in un procedimento per diffamazione dopo una denuncia presentata in Procura dalla stessa vittima, poco prima di morire.

I quattro avrebbero chattato con la ragazza e da lei sono stati in seguito incolpati, con annesse gravi accuse da parte di Sergio Di Palo. Dopo l'iscrizione di quest'ultimo nel registro degli indagati, il procedimento a carico dei quattro ragazzi potrebbe facilmente essere archiviato. Il neo indagato è anche accusato di falso, per aver costretto la fidanzata a dichiarare di aver perso il telefono: circostanza che non ha trovato riscontri e che pare essere stato un escamotage per depistare in merito alla volontarietà nell'aver diffuso i video incriminati.

'Per me sei solo un buco'

Un sms particolarmente scabroso, trovato tra i tanti presenti nel cellulare di Tiziana Cantone, è ora agli atti dell'inchiesta: "Per me sei solo un buco", sarebbe la frase che ha come mittente proprio Sergio Di Palo.

Destinataria la sua fidanzata. In queste ore, sul cellulare della donna, i carabinieri della Sezione crimini informatici del Comando provinciale di Napoli stanno effettuando ulteriori operazioni per estrapolare alcuni file audio delle ore immediatamente precedenti il suicidio.