E' stato molto lungo l'interrogatorio del padre dell'ex Premier Matteo Renzi, che si è concluso dopo circa 4 ore. L'interrogatorio a Tiziano Renzi verteva sulla vicenda Consip seguita dalle due procure di Roma e Napoli affiancate. Dopo essere stato ascoltato, Renzi non ha rilasciato alcuna dichiarazione, mentre aveva dichiarato spesso prima di oggi che la vicenda è stata solo un abuso determinato dal suo cognome e che non ha ricevuto mai denaro.

Tiziano Renzi risulta indagato per traffico di influenze ed è stato assistito dal suo legale Federico Bagattini durante le domande del procuratore Ielo, in presenza anche del pubblico ministero di Napoli Carrano.

Renzi e il suo avvocato hanno ribadito che l'indagato non ha mai preso soldi, non è mai stato in Consip e neppure ha mai visto nè incontrato Alfredo Romeo, nè ha partecipato agli incontri nei ristoranti. Renzi ha anche negato di conoscere Denis Verdini. Il padre dell'ex premier è apparso stanco e provato da questa oscura vicenda che lo vede protagonista e dopo l'incontro ha lasciato la parola al suo difensore. Dopo di lui è stato sentito Carlo Russo, l'imprenditore amico di Tiziano Renzi, anche lui indagato nell'inchiesta. E' stato ascoltato, assistito dal suo legale, dai pubblici ministeri Palazzi e Woodcock poi è stato assediato dai media per una dichiarazione ma nom ha fatto commenti. Nell'interrogatorio Russo si è avvalso della facoltà di non rispondere, come gli avevano indicato i suoi legali, poichè la difesa intende rispondere appena avrà la piena conoscenza degli atit e non solo di un decreto di perquisizione.

Matteo Renzi non vuole regali se il padre è colpevole

L'ex premier ha dichiarato che se il padre dovesse risultare colpevole, spera nel raddoppio della pena. Il parente di un politico non deve avere facilitazioni per evitare un processo, anzi il procedimento deve avvenire più rapidamente per dare un forte segnale. Ma ha anche aggiunto che bisogna attendere il processo prima di attribuire responsabilità solo per le notizie arrivate dai media.