L'arresto dell'imprenditore campano Alfredo Romeo ha scosso la politica negli ultimi giorni. Dalle carte dell'inchiesta sul tentativo di corruzione nel mega appalto della Consip sulla fornitura di materiale alla pubblica amministrazione, per un ammontare complessivo di circa due miliardi, spuntano nomi eccellenti, e in questi mesi particolarmente sottaciuti dalla grande stampa, a parte il Fatto Quotidiano, la Verità e pochi altri, che sono direttamente collegati all'ex premier Matteo Renzi. Il nome che con una lenta ma inesorabile presenza è quella di Tiziano Renzi, padre dell' ex premier, che secondo le carte, avrebbe chiesto del denaro per intercedere nell'aggiudicazione di una tranche del mega appalto, reato che rientrerebbe nel cosiddetto traffico di influenze, azioni atto a favori indirettamente un opera corruttiva.
Tra gli esponenti di punta del governo attuale e passato ma sempre legati all'ex rottamatore, troviamo il fidatissimo braccio destro Luca Lotti, che avrebbe, secondo l'inchiesta, riferito a luigi Marroni, il dirigente Consip arrestato nei mesi scorsi, l'informazione di un indagine a carico del Marroni, causando con questa fuga di notizie, l'eliminazione delle cimici negli uffici del suddetto Marroni e vanificando molta parte delle intercettazioni ambientali.
Afredo Romeo e i "pizzini"
Dall'inchiesta Napoletana, trasferita a Roma per competenza territoriali, si evincerebbe, per mezzo del ritrovamento di "pizzini" di carta scritti di suo pugno dall'imprenditore campano Romeo, una serie di tangenti per facilitare l'aggiudicazione dell'appalto.
In questa delicatissima fase d'indagine dopo l'arresto del Romeo, spunterebbe un altra gola profonda, un certo Gasparri, dirigente della stessa Consip e responsabile delle procedure dei bandi Consip, che avrebbe cominciato parlare e riferire gli eventuali coinvolgimenti dei piani alti della politica, e da quanto si apprende, i collegamenti tra il Romeo e il giglio magico, il gruppo ristretto di fedelissimi di Renzi, non sarebbe campato in aria, visto che lo stesso Romeo, in un intercettazione telefonica, ha dichiarato espressamente di essere riuscito a raggiungere questi fantomatici piani alti, che sia Renzi stesso o un suo collaboratore ancora non dato sapere.
Venerdì dovrebbe avvenire l'interrogatorio del padre di Renzi. Aspettiamo nuovi sviluppi nella vicenda, anche se i contorni sanno sempre dell'antica storia all'italiana delle mazzette e tangenti, nonostante venticinque anni dopo mani pulite.