Ancora una storia di minacce e botte in una scuola italiana. Due maestre di una scuola elementare di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, sono state sospese dall'attività in quanto avrebbero più volte insultato e malmenato alcuni studenti. L'inchiesta è stata avviata dopo le denunce di alcuni genitori che avevano notato lividi sul volto dei figli. I carabinieri avevano poi installato varie telecamere di videosorveglianza nella scuola. Le due insegnanti, entrambe di 49 anni, sarebbero state inchiodate da diversi filmati.
L'ordinanza del gip di Palmi
Davanti a quelle immagini, il gip del Tribunale di Palmi non ha indugiato, emettendo subito un'ordinanza di sospensione dall'attività nei confronti delle spregiudicate maestre calabresi. Il provvedimento è stato notificato nelle ultime ore dai carabinieri. Dai filmati emergono scene aberranti: maestre furiose coi bimbi e spesso violente. I militari hanno iniziato ad indagare sulla vicenda dopo le segnalazioni di diversi genitori che avevano notato ecchimosi sul corpo dei figli, specialmente sul viso. Provvidenziale è stata l'installazione delle telecamere nei locali scolastici, visto che hanno permesso di constatare il raggelante comportamento delle due quarantenni.
Gli inquirenti hanno detto che dai video si evince chiaramente l'atteggiamento non certo educativo e brutale delle due insegnanti. Le donne avrebbero urlato in classe diverse volte, comportandosi brutalmente verso i piccoli.
Gli insegnanti devono essere sottoposti a visite psicologiche
Sconcertato dalla vicenda di Oppido Mamertina anche Antonio Marziale, Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria.
Questo ha ribadito la necessità di sottoporre periodicamente a visite psicologiche i docenti in quanto i bambini e gli adolescenti vanno tutelati. Marziale parla di vera emergenza e, per questo, vorrebbe che in tutte le classi fossero installate telecamere di videosorveglianza. Purtroppo, secondo lui, tale proposta non verrà accolta perché non è stata finora condivisa in gran parte delle sedi istituzionali. Una cosa è certa: la classe docente non deve assolutamente scaricare le sue tensioni sugli studenti.