Ha del clamoroso l’arresto di un primario del milanese incastrato dalle intercettazioni della polizia giudiziaria della Guardia di Finanza. Non si tratterebbe di vera e propria malasanità, ma sicuramente di crudeltà del medico che ha inferto sofferenze non necessarie a più d’una anziana paziente, per il proprio tornaconto personale. Ma non solo. Infatti, oltre che per lesioni, il medico è stato arrestato anche con l’ accusa di turbativa d’asta.
La turbativa d’asta e i rapporti con le multinazionali
Il primario, medico dell’ Ospedale Pini di Milano, si trova al momento ai domiciliari.
L’ accusa di turbativa d’asta è scattata in quanto, secondo i PM, avrebbe sponsorizzato l’acquisto di determinate protesi in cambio di ospitate televisive, viaggi all’estero per lui e i suoi congiunti, partecipazione a convegni e soldi. Gli inquirenti hanno inoltre disposto misure di interdizione per quattro dipendenti di due importanti multinazionali (B. Braun e Johnson&Johnson), proprio per i rapporti che intercorrevano con l’accusato.
Gli strumenti infatti sarebbero stati prodotti dalle due multinazionali e il medico, in cambio dei favori sopra citati, avrebbe spinto all’utilizzo, anche quando non assolutamente necessario, delle protesi computerizzate che tra l’altro il professore descrive approfonditamente sul proprio sito web personale.
Lesioni volontarie a pazienti inconsapevoli.
Gli investigatori stanno inoltre indagando sulle presunte lesioni che il medico milanese avrebbe procurato ad almeno 4 anziane pazienti (ma potrebbero essere di più), tra cui una 78enne, per praticare la tecnica di navigazione chirurgica computerizzata. Gli interventi sarebbero stati eseguiti alla clinica San Camillo, dove il medico opera privatamente, e successivamente le donne sarebbero state ricoverate e operate nuovamente per complicazioni presso l’ospedale Pini in regime pubblico.
Secondo quanto desunto dalle intercettazioni, il medico si "allenava" su alcune pazienti per poter poi essere pronto ad effettuare gli interventi nella clinica privata. La tecnica che utilizzava il primario era l’accesso anteriore "bikini".