Il Blue Whale è un gioco che nasce attraverso i social network e si diffonde sopratutto in Russia. Al giovane che decide di iscriversi al gruppo viene assegnato un tutor, il quale gli somministrerà una serie di prove quotidiane che dovrà eseguire correttamente. L'unico obiettivo di questo gioco è la morte. Così come le balene azzurre si suicidano arenandosi sulla spiaggia, i giovani che entrano in contatto con il gioco devono togliersi la vita.

Quali sono le regole del gioco?

Una volta assegnato loro un tutor (chiamato anche "curatore") i giovani iscritti al gruppo della Blue Whale dovranno seguire per 50 giorni delle regole stabilite.

Tra queste regole ritroviamo il tagliarsi e procurarsi dolore, alzarsi alle 4.20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo, mantenere il silenzio con i genitori, ascoltare musica deprimente e guardare immagini crude e sataniche. Inoltre, per ogni regola seguita, bisogna inviare una foto al tutor come prova dell'azione compiuta. Nel giorno 26 sarà poi comunicata al giovane la data della sua morte, ovvero quella corrispondente al 50esimo giorno. I giovani che hanno deciso di seguire la Blue Whale, si suicidano dal palazzo più alto della città e il gioco prevede che la morte venga documentata, motivo per il quale qualcun altro filmerà il suicidio della vittima. Coloro che portano a termine il gioco, vengono considerati degli "eroi" agli occhi degli altri giovani.

Infatti, la prima ragazzina che si è tolta la vita per seguire le regole di questo gioco (costretta a morire sui binari di un treno) è vista come una eroina per tutti coloro che hanno partecipato dopo di lei.

Il macabro gioco raggiunge anche l'Italia

Il gioco che sta spaventando la Russia sembra aver raggiunto anche l'Italia.

Infatti, a Livorno, un ragazzino si è lanciato nel vuoto dal palazzo più alto della città (come prevedono le regole del gioco). Matteo Viviani, giornalista del programma "Le Iene", ha intervistato un carissimo amico del ragazzo che si è suicidato. Il giovane ha raccontato di come l'amico nell'ultimo periodo avesse delle abitudini strane, riconducibili alle regole del gioco: andava a correre in piena notte, vedeva continuamente dei film horror e, sopratutto, si è lanciato dal palazzo più alto della città.

A detta del giovane, l'amico non sembrava intenzionato a commettere il suicidio, in quanto la sera precedente aveva in mente dei programmi per il giorno successivo. La notizia di questo gioco del suicidio si è diffusa velocemente, per far sì che i genitori sappiamo che esiste questo pericolo in rete.