Numerosi fonti giornalistiche statunitensi riportano la notizia di un attacco Hacker avvenuto nei giorni scorsi ai danni dell'industria The Walt Disney Company. Una forma di ricatto che segue la scia di quella recentissima di WannaCry: più di duecentomila computer in tutto il mondo sono stati attaccati nei giorni scorsi con la richiesta di riscatto in bitcoin (valuta di nascita recente in circolo su internet dal 2009).

Colpiti dal ransomware il sistema sanitario inglese, per citarne uno in Europa, ed ora é la volta del Giappone con Hitachi e Nissan.

Non é ancora chiaro se si tratti dello stesso cyber-attack di venerdì 13 maggio, ma le modalitá sono sicuramente simili.

Riscatto in bitcoin per "La Vendetta di Salazar"

Ció che gli hacker stanno chiedendo alla Disney é il pagamento di un riscatto in moneta elettronica, conosciuta come bitcoin, pena la diffusione di cinque minuti del film piratato allo scadere del tempo stabilito, e a seguire venti minuti di film per ogni giorno di ritardo nella regolazione dei conti.

Il film in questione sarebbe l'ultimo della ormai decennale saga dei "Pirati dei Caraibi", che é in uscita al cinema il prossimo 24 Maggio con il titolo "La vendetta di Salazar". Tra i protagonisti della pellicola, l'ormai noto Johnny Depp nei panni del pirata Jack Sparrow, e circolano senza sosta indiscrezioni secondo le quali l'ex Beatle Paul McCartney potrebbe prendervi parte interpretando un corsaro.

Il CEO della Disney ha rifiutato il pagamento del riscatto

La testata americana Hollywood Reporter riferisce che l'amministratore delegato dell'azienda, Bob Iger, ha rivelato ieri ai suoi collaboratori di aver ricevuto la richiesta di riscatto e di averla rifiutata. La Disney é ora al lavoro con l'FBI per cercare di scongiurare il peggio.

La saga dei "Pirati dei Caraibi" é infatti un prodotto che finora ha fatto incassare alla casa produttrice quasi quattro miliardi di dollari, e il suo ultimo capitolo "La Vendetta di Salazar" e' costato da solo ben 250 milioni di dollari di produzione.

Si resta in attesa di scoprire se non si tratti solo di una trovata pubblicitaria.

Anche Netflix sotto attacco il mese scorso

Triste la sorte di chi, come la Walt Disney Company, ha deciso in passato di non pagare il riscatto a seguito di un attacco cybernetico: solo il mese scorso infatti, al colosso televisivo Netflix, e' stata trafugata l'ultima e inedita stagione di "Orange is The New Black". A seguito del rifiuto dell'azienda di adempiedere alla richiesta di riscatto, gli hacker hanno diffuso in rete il materiale piratato.