Sono passati quasi due mesi dagli omicidi del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia giurata Valerio Verri, e nonostante il dispiegamento di oltre mille tra carabinieri e poliziotti, nonché droni, l'utilizzo di cani molecolari, numerosi posti di blocco nella zona rossa, blitz mirati in cascine e case abbandonate, del killer igor Vaclavic nessuna traccia. Il 90% delle segnalazioni si sono rivelate infondate e così, nei giorni scorsi, gli investigatori hanno deciso di cambiare strategia. Non più auto fisse agli incroci, ma pattuglie mobili, concentrando le ricerche nelle campagne.
Si aspetta un passo falso da parte del ricercato dovuto a stanchezza o fame; tenuti sotto controllo gli amici e conoscenti.
Le raccomandazioni dei carabinieri ai cittadini
Come riporta il Resto del Carlino, i Comandanti dell'Arma provinciale di Bologna e Ferrara hanno voluto incontrare i cittadini della zona rossa per fare il punto sulle ricerche di Igor. L'incontro ha visto la partecipazione di un centinaio di residenti e con essi anche i sindaci dei paesi interessati. In questa occasione i colonnelli Giardina e Desideri hanno assicurato che le ricerche continuano a ritmi serrati, di giorno e di notte ed hanno fornito un breve vademecum agli abitanti del territorio nel quale hanno spiegato cosa fare se si dovesse incontrare il ricercato.
In primis occorre chiamare i carabinieri, non i familiari. Non bisogna agire d'istinto, è bene assecondare le richieste, non opporsi, evitare l'uso delle armi, non reagire neanche ad offese ed umiliazioni. Altra raccomandazione quella di evitare gli spostamenti se non indispensabili, non dimenticare le chiavi in auto e non aprire a persone che non si qualifichino.
Se si è presi in ostaggio e in casa ci fossero bambini chiedere di poterli portare in una camera, rimanere calmi sapendo che a breve l'Arma interverrà e che comunque il sequestro sarà breve, il ricercato lo fa perchè ha bisogno di altre cose, non per una richiesta di denaro.
La raccomandazione più importante e le parole del sindaco
Occorre cercare di ricordare quanto più possibile, dal colore dei capelli e degli occhi al vestito, al modo di muoversi, alle parole. Se dovessero arrivare i militari, sdraiarsi in terra con le mani sulla testa, così da essere riconosciuti come ostaggi. Il colonnello Desideri ha poi aggiunto di essere sicuri che Igor sia ancora in zona. E' poi intervenuto un sindaco che ha invitato i cittadini ad essere coesi e a prestare attenzione a ciò che accade al vicino di casa. Il sindaco ha inoltre auspicato che il principio della certezza della pena venga rispettato.