A La Spezia un uomo originario del Bangladesh è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver maltrattato la figlia che intendeva abbandonare i precetti islamici. Secondo quanto riportato da un articolo della testata "La Repubblica" il 44enne è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 12mila euro e a un risarcimento che verrà definito in sede civile.

La ragazza veniva minacciata e picchiata perché voleva vivere all'occidentale

Secondo quanto riportano le cronache e i mass media italiani, la ragazza veniva duramente minacciata e picchiata dal padre perché voleva vivere all'occidentale. La giovane intendeva vestire indumenti occidentali e uscire con le amiche italiane, ma questo suo desiderio veniva ostacolato dal padre, il quale l'insultava anche attraverso epiteti misogini e sessisti. Sempre secondo l'articolo di Repubblica, gli abusi nei confronti della ragazza sono durati dal 2011 al 2016 e le indagini sono partite dalla denuncia della ragazza, da poco maggiorenne.

L'interpretazione rigida dell'Islam e i problemi dell'integrazione

Questa vicenda rappresenta solo l'ultimo caso di altre storie simili incentrate sugli abusi e le violenze che diverse ragazze e donne vivono se rifiutano i dogmi più rigidi dell'Islam. Tale problema risulta indubbiamente serio e sinora poco approfondito, a causa delle trasversali strumentalizzazioni politiche che si fanno su questa tematica. Il fatto è che la diffusione sempre più forte delle interpretazioni più rigide dell'Islam cozza con una politica seria d'integrazione e con la stessa struttura laica e sessualmente egualitaria dell'Occidente contemporaneo.

C'è anche da dire che questo problema risulta estremizzato dalla poca volontà di risolvere il problema e di combattere le interpretazioni più rigide dell'Islam in Italia e in Europa.

Difatti, molta Politica tende a tollerare questi problemi in quanto visti come piccoli "effetti collaterali" della società multiculturale e per paura di essere tacciati di "islamofobia", anche se criticare le interpretazioni dogmatiche dell'Islam non ha nulla a che vedere con l'islamofobia vera. Ci sarebbe da dire che questi atteggiamenti, così come la mera demonizzazione dell'Islam in quanto tale, fanno male alla stessa società e ostacolano quella politica d'integrazione di cui si parla nei mass media e nella politica italiana.