Dopo il discusso servizio delle Iene, andato in onda il 17 maggio, si è tornati a parlare anche a livello mediatico di esorcismo. Un mese importante, maggio, per i futuri esorcisti. Anche quest'anno, infatti, si è svolto a Roma (dall'8 al 13 Maggio) il corso su “Esorcismo e preghiera di liberazione” al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, giunto alla sua XII edizione. Si tratta, come riporta il quotidiano l'Avvenire, di sei giorni di lavori intensi - dalle 9 di mattina alle 18 di sera, fino a sabato, non a caso festa della Madonna di Fatima - sui numerosi ambiti toccati dal ministero dell’esorcista, così importante e complesso e allo stesso tempo ancora poco conosciuto o anche misconosciuto.

Il corso è rivolto anche a laici e studiosi. Quest'anno sono stati 240 gli iscritti provenienti da tutto il mondo.

Diversi gli argomenti trattati durante il corso

Diversi gli argomenti trattati, tra cui l'alterazione mentale dovuta all'uso di droghe o sostanze psicoattive. Ricordiamoci, infatti, che tra i migliaia di casi segnalati alle diocesi, solo pochissimi sono stati effettivamente ritenuti dalla Chiesa episodi di possessione demoniaca, e che nel mondo gli esorcisti riconosciuti ufficialmente sono 404, di cui più della metà in Italia, da non confondere con maghi e ciarlatani che popolano oramai la rete e non solo, promettendo liberazioni e miracoli a suon di bonifici.

Il controverso caso di Annaleise Michel

Un caso molto controverso e di cui si parla da decenni e al quale si è ispirato anche il famosissimo film “L'esorcismo di Emily Rose” è quello di Annaleise Michel. Nata nel 1952 e cresciuta in un paesino della Baviera, Annaleise trascorre un'infanzia e un'adolecenza serene e normalissime.

Giornate fatte di vita semplice, in una famiglia di ceto medio abbastanza tradizionalista, anche dal punto di vista religioso, ma senza alcun estremismo: messa la domenica e lettura delle sacre scritture, come tutti al paese. Annaleise purtroppo non gode di ottima salute, soffre sin da piccola di malattie legate ai polmoni ed è costretta ad interrompere il suo ciclo di studi più di una volta.

I dubbi iniziali della Chiesa

Ma è all'età di 16 anni che la sua vita subisce un cambio repentino e definitivo: dopo alcuni attacchi di convulsioni le viene diagnosticata una rara forma di epilessia. La famiglia, nonostante avesse notato sin da subito alcuni fenomeni strani, come l'ingrossamento spropositato delle mani e comportamenti a dir poco inusuali, si affida speranzosa alle cure mediche. È solo nel 1973, quindi 5 anni dopo aver cominciato la terapia per tenere sotto controllo l'epilessia, che si rivolgono al Vescovo locale, chiedendo l'intervento di un esorcista. Tuttavia il prelato invita i genitori ad approfondire la diagnosi e a rivolgersi ad altri medici. Ma le cose continuano a peggiorare, fino a notare palesemente, così riportano molte fonti, l'avversione della giovane nei confronti di tutti i simboli e le icone sacre.

L''esorcismo e la triste fine di Annaleise

Così infine, nel 1975 il Vescovo Joseph Stangl permette a due sacerdoti, Padre Ernst Alt e Padre Arnold Renz, di esorcizzarla secondo il rituale Romanum, del 1614. Il tutto viene documentato da registrazioni audio e video di cui si possono trovare ancora alcuni spezzoni online. Gli esorcisti si convincono subito che Annaleise è posseduta da ben cinque demoni: Lucifero, Giuda, Hitler, Nerone, Caino e Fleischmann. Atroci sofferenze seguono l'inizio dei questo esorcismo. La ragazza parla lingue sconosciute, ha gli occhi gonfi e quasi chiusi e, specie nell'ultimo periodo, riesce a nutrirsi solo di ostie consacrate. Il primo luglio del 1976, dopo 65 esorcismi, Annaleise Michel muore di stenti: a quanto pare, pesa poco più di 30 chili.

L'inevitabile scontro tra fede e scienza

I genitori e i sacerdoti vengono accusati di omicidio colposo ma vengono infine condannati solo a 6 mesi per negligenza e incuria (per non aver alimentato artificialmente la figlia). La Chiesa Cattolica deve aprire un'inchiesta con cui determinare se la ragazza fosse o meno posseduta, anche se, fino alle dichiarazioni di Padre Amorth, il più famoso degli esorcisti della diocesi di Roma, morto il 16 Settembre del 2016, non prende mai una posizione definitiva. Scrive Amorth in uno dei suoi ultimi libri: “Inutile dire che la stampa ha fatto molto chiasso su questo caso, sempre schierandosi compatta contro i genitori e gli esorcisti. Sono stati scritti anche vari libri e molti articoli, in un primo tempo tutti a favore della sentenza di condanna.

Solo ultimamente, dopo ricerche più approfondite, sono comparsi studi dubbiosi o decisamente contrari alla condanna del tribunale. Chi vuole approfondire il caso non può ignorare lo studio voluminoso dettagliato della Dottoressa Felicitas Goodmann (non cattolica), e soprattutto il duro attacco alla sentenza fatto da un giudice della Germania del Nord, Dottor Harald Grochtmann...”

Un caso studiato ancora oggi

Il caso ha tuttora una grande ripercussione, per questo viene sempre considerato negli studi di settore. Questo episodio poteva portare all'abolizione, da parte della Chiesa, della pratica ufficiale dell'esorcismo. Ma così non è stato. Un esorcista comunque, dovrebbe sempre operare con la massima scrupolosità, andando ad escludere in primis (con l'ausilio di medici specializzati) qualsivoglia malattia psichica o influenza di droghe e medicinali.

Ricordiamo che su migliaia di segnalazioni solo pochissime vengono ritenute dalle diocesi veri e propri casi di possessione demoniaca.

Professione esorcista, serve il permesso vescovile

Ogni sacerdote ha, secondo la dottrina, la potestà per pregare il Signore affinché liberi i suoi figli dal demonio, però per poter svolgere ufficialmente questo incarico è necessario un particolare permesso del vescovo diocesano. Inoltre esistono, sempre secondo la dottrina cattolica, molte forme in cui il demonio può agire, dall'azione ordinaria, rivolta a tutti gli uomini, ovvero quella di tentarli al male, alla vera e propria possessione diabolica dove uno o più demoni si impossessano del corpo (ma mai della sua anima) del soggetto e ne plagiano e costringono le mosse e le parole.

Ma anche i pensieri ossessivi, che sfociano in azioni come il suicidio, sono ritenuti sintomatici di probabile influenza demoniaca.

I tanti misteri della mente umana

Oggi il successore di padre amorth è Padre Vincenzo, un carmelitano il cui sacerdozio risale al 1963. Grazie anche agli sforzi di Amorth è nata solo nel 2014 l'AIE (Associazione Internazionale Esorcisti), che è stata riconosciuta dal Vaticano solo dopo un lungo e faticoso processo. Con Papa Francesco, inoltre, il Vaticano ha aggiornato il rituale e vengono, per l'appunto, organizzati periodicamente dei corsi di aggiornamento. Si può credere al Demonio o affrontare la questione con una posizione più laica, indubbio è che sulla mente umana e il suo funzionamento ci sono ancora, anche scientificamente, molti misteri da svelare. Specie dopo aver visto alcuni filmati anche un laico può avere un fremito di paura... e di dubbio.