Bimbo di tre mesi ricoverato da oltre tre settimane per meningite, contratta attraverso una via insolita, ovvero le feci delle tartarughe di casa. Per il momento le condizioni sembrano migliorare.

Caso più unico che raro

Insolito caso di meningite si è verificato a Vicenza, dove un bambino di pochi mesi è stato ricoverato all'ospedale San Bortolo, dopo essere venuto a contatto con le feci delle tartarughe di casa contaminate da salmonella. La correlazione è stata possibile grazie alle analisi che hanno rilevato una meningo-sepsi da salmonella, scatenata da batteri che si trovano all'interno dell'intestino di vari animali, tra cui appunto i rettili.

Probabilmente a contagiare accidentalmente il bimbo deve essere stato qualche parente che ha toccato l'acqua degli animali tenuti nell'abitazione. L'episodio si è verificato circa tre settimane fa. Risulta ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma fortunatamente il primario di Pediatria Massimo Bellettato spiega che grazie ad una cura a base di antibiotici le sue condizioni migliorano ogni giorno, risultando fuori pericolo. I medici hanno commentato il caso come più unico che raro.

Se per l'adulto il pericolo è basso, non è così per altre categorie

Sempre più tartarughe acquatiche entrano nelle case come animali da compagnia, per questo è importante sapere che circa il 90% dei rettili sono portatori di Salmonelle e che i contagi sono sempre più diffusi.

Per quanto riguarda gli adulti la probabilità di essere contaminati è molto rara grazie alla risposta del sistema immunitario, eventualmente si verificano sintomi lievi come problemi intestinali. La situazione cambia quando siamo di fronte a bambini, anziani o persone con il sistema immunitario compromesso. Queste categorie non dovrebbero solo evitare il contatto diretto, ma anche stare a debita distanza dato che una via di trasmissione è l'inalazione di particelle contaminate.

Questo non vuole generare nessun allarme, ma essere consapevoli dei rischi ci permette di preservare la nostra salute.

Una buona pratica igienica, come lavarsi le mani con acqua calda e sapone dopo essere venuti a contatto con questi animali, oppure non tenerli in posti come la cucina dove si manipola il cibo, o ancora custodirli in modo adeguato rispettando tutte le indicazioni che vengono fornite, sicuramente può permetterci di avere una relazione con questi animali senza paura.