L'abuso di sostanze stupefacenti nelle file delle forze armate inglesi ha toccato nell'ultimo decennio il picco più alto. E i militari britannici sono passati in maniera sempre più significativa dalle droghe cosiddette leggere alle droghe classificate dalla stessa legislazione britannica vigente come classe A, cioè la più pericolosa (che comprende eroina, LSD, anfetamine, crack e funghi allucinogeni). Lo ha rivelato il Times in una documentata quanto dettagliata inchiesta pubblicata ieri l'altro sul quotidiano di Londra che sta suscitando scalpore negli ambienti politici e militari, ma anche nei salotti buoni della città.

Dati alla mano soldati e soldatesse sono risultati lo scorso anno positivi al test antidroga con il tasso più alto mai registrato da quando in Gran Bretagna venne introdotto trent'anni fa il drug-testing obbligatorio. Nel 2016 circa 740 appartenenti alle file della British Army, Royal Navy e Royal Air Force avevano assunto in dosi massicce droghe pesanti. La metà di questi aveva fatto uso di cocaina; il rimanente si divideva tra eroina ed ecstasy, mentre 130 soldati semplici sono stati colti in flagrante dopo aver fumato cannabis. Oltre 700 militari di ogni rango sono stati licenziati in tronco a causa del risultato del test. Tra i peggiori rappresentanti della Difesa britannica le Foot Guards, il reggimento favorito della Regina, quello per intendersi, che vigila e prende parte a tutte le manifestazioni ed eventi pubblici, presenziando tutti i cerimoniali di corte durante tutto l'anno.

Nell'ultimo biennio ben 80 unità del reggimento che custodisce Buckingham Palace e il castello di Windsor sono risultati positivi al test. La stessa "sorpresa" si è avuta con 90 guardie del Royal Regiment of Scotland e 110 unità dei Royal Engineers.

Tolleranza zero (o quasi)

Nello stesso periodo sono stati destituiti 540 militari ma esiste una regola in base alla quale gli Ufficiali del Comando possono decidere di non congedare i presunti colpevoli qualora esistessero forti circostanze attenuanti.

Una di queste è la sindrome del burn-out analizzata nell'opera di V. Wilcox "Burnout in Military Personnel" che descrive dettagliatamente le condizioni di stress psico-fisico cui i rappresentanti delle forze armate sono sottoposti in condizioni estreme. Ma non solo.

Un portavoce del Ministero della Difesa ha dichiarato: "Effettuiamo test antidroga obbligatori perché l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti sono incompatibili con la vita militare. E chi non li supera deve essere pesantemente sanzionato. O espulso".