Sembra non ci sia pace per la sanità veneta. Un altro medico veneto, rischia la radazione dall'albo, dopo il primo caso del dottor Gava.
Si tratta del dottor Claudio Sauro, medico veronese contro cui l'ordine dei medici veronesi sta valutando la possibile radiazione dall'albo per le sue posizioni contrarie alla chemioterapia per la cura dei tumori.
E' stato lo stesso medico a dichiarare che starebbe per essere radiato, tramite il suo profilo Facebook.
L'Ordine dei medici Veronesi, dichiara di aver preso posizione contro il dottor Sauro a causa delle posizioni da lui espresse via web e social network contro la chemioterapia tradizionale e per aver proposto ai propri pazienti un procedimento chiamato "chemioterapia naturale" una terapia alternativa per la cura dei tumori
Secondo l'Ordine, il Dottor Sauro, proponendo come alternativa alla chemioterapia ordinaria, la chemioterapia naturale da lui ideata, viola l'articolo 15 del codice deontologico dei medici, mancando di dare informazioni corrette ai pazienti su una terapia che non è ancora scientificamente provata come efficace
Infine l'aggravante è di aver usato i propri pazienti come inconsapevoli cavie senza aver avuto dagli stessi consenso informativo scritto avviando una sperimentazione autogestita.
Al medico viene anche contestato di aver divulgato tramite il proprio sito informazioni contrarie alle linee guida internazionali per le cure del tumore alla mammella.
L'Ordine ha fissato per il 23 maggio la data del procedimento definitivo.
Via web son arrivati diversi messaggi di solidarietà al medico da parte dei pazienti.
La difesa del medico
Il dottor Claudio Sauro afferma di non aver mai detto ai pazienti di non avvalersi della chemioterapia come cura , di essere consapevole che tutto sia partito dall'accusa da parte di un collega napoletano il quale lo accusava di usare l'omeopatia, di essere contro i vaccini e di usare la vitamina D prodotta nell'azienda di famiglia.
Personalmente invece il dottor Sauro si dichiara provaccini, visto che lui stesso ne ha somministrati un centinaio, e afferma di usare la vitamina D in dosi talmente elevate da non essere assoggettabili alle dosi omeopatiche.
Quanto alla chemioterapia naturale afferma che si tratta di un protocollo messo a disposizione di un gruppo chiuso su Facebook per esperti del settore e che lo stesso è stato divulgato senza il suo consenso sul web.
Per quanto concerne l'utilizzo della vitamina D come antitumorale, il dottor Sauro afferma di aver ricavato le proprie informazioni da uno studio della Columbia University, e di averlo applicato ai propri pazienti, ma di essere stato stoppato dall'Usll perché era una cura troppo costosa.
La somministrazione della vitamina D è stata prescritta a pazienti già molto provati dalla chemioterapia, quindi non in sostituzione ma solamente come atto finale o complementare alla cura tradizionale con chemioterapia già prescritta.