L'accrescimento delle provocazioni belliche al mondo intero attraverso i sempre più frequenti test militari da parte di Kim Joung-un ha causato oggi la reazione dell'australia. Canberra vede infatti una minaccia considerevole la vicinanza territoriale con la Corea del Nord, la quale attraverso missili a lungo raggio potrebbe facilmente colpire l'isola del Pacifico. Niente fa pensare al gesto bellico da parte di Pyongyang, ma il primo ministro australiano Malcolm Turnbull mette le mani avanti, dichiarando la propria vicinanza alle forze armate del Pentagono.
Esse hanno infatti schierato sistemi difensivi in Corea del Sud e navi e sommergibili nelle acque vicine alla penisola Coreana. Pyongyang fa paura al mondo intero, e le massime nazioni del territorio forniscono il proprio appoggio all'iniziativa statunitense, la quale vede un'operazione bellica imminente visto il pericoloso atteggiamento tenuto dalla Nord Corea
Giappone, Cina e Corea del Sud
Seoul ha assistito in tempo recente al dispiegamento di sistemi difensivi statunitensi al confine con l'eccentrica Repubblica Popolare Nord Coreana, guidata dal supremo Kim Joung-Un, il quale compie oramai da tempo frequente numerosi test bellici che fanno tremare il mondo considerata la potenza nucleare in dotazione.
Il sistema difensivo THAAD è posizionato al confine fra i due stati e reca non poche preoccupazioni alla vicina Cina. Pechino infatti considera malsicuro il dispiegamento militare, appoggiato inoltre da navi da guerra e sottomarini statunitensi al largo delle coste coreane. L'armata Carl Vinsion e il sommergibile Uss Michigan hanno raggiunto ufficialmente in tempo recente i territori vicini a Pyongyang, e Pechino nonostante la sua funzione di mediatore diplomatico alla crescente escalation bellica, ha varato anch'egli una portaerei militare pronta all'uso.
Il Giappone, alleato USA dopo la fine della seconda guerra mondiale, si sente minacciato dal nucleare posseduto dalla Corea del Nord, e la nazione nipponica ha fornito supporto al dispiegamento della portaerei statunitense al largo di Pyongyang. Il territorio Nord Coreano è quindi circondato da navi e sommergibili statunitensi appoggiati da Cina e Giappone, pronti ad un intervento militare forse imminente.
Australia teme Corea del Nord
La penisola dell'estremo Oriente causa quindi una crescente e dilagante preoccupazione bellica. Tre stati hanno dispiegato sino ad ora le proprie forze militari a supporto di Washington e Donald Trump ha oggi trovato anche l'appoggio dell'Australia, la quale a proposito degli Stati Uniti riferisce che "Insieme stiamo mandando un messaggio forte alla Corea del Nord: che non tollereremo pericolose minacce alla pace e alla stabilità della nostra regione". Nell'odierno la commemorazione di una battaglia della seconda guerra mondiale avvenuta nella città australiana di Townsville, è stata occasione per la dichiarazione del primo ministro Malcolm Turnbull, il quale ha confermato la propria vicinanza al tycoon statunitense contro l'oscuro spettro Nord Coreano. I due presidenti si incontreranno a breve al largo di New York, dove discuteranno a bordo della Uss Intrepid, portaerei militare della Casa Bianca.