I pericoli a cui è esposto il genere umano sono veramente tanti. Uno di questi è quello che rappresentano le ondate di calore, che mettono seriamente in pericolo la maggior parte della popolazione mondiale. Infatti, da alcuni studi, è emerso che se la situazione ambientale non cambia, il 75% della popolazione potrebbe perire nel 2100. Infatti, basti pensare che il 4 giugno 2017 a Lahore si sono registrati 47°, e in altre parti del Pakistan la temperatura era ancora più alta. Se non riduciamo le emissioni di gas nocivi per l'ecosistema come la CO2, si scatenerà una sorta di Apocalisse, che farà morire alla fine di questo secolo 3 persone su 4.
Ma andiamo a vedere insieme i dettagli della situazione.
Studi
Da alcuni studi è emerso che il 30% della popolazione mondiale è esposto a 20 giorni di ondate di calore all'anno. Da alcuni dati pubblicati sulla rivista Climate Change, si può evincere che anche se riuscissimo a ridurre le emissioni annue di gas nocivo, abbiamo già alterato così tanto l'ecosistema che per il 2100 ci saranno sempre i pericolosi 20 giorni di ondate di calore. Camillo Mora, un ricercatore che lavora per la University of Hawaii a Manoa, non riesce a capire perché questo problema sia così sottovalutato. Ma questo non è l'unico pericolo che corre la razza umana, poiché alcuni scienziati hanno scoperto l'esistenza di Nemesis, la stella gemella del sole che ritorna ogni 27 milioni di anni.
Dati
Molte testate giornalistiche hanno cominciato a parlare di Apocalisse, poiché i dati collezionati dai ricercatori sono davvero allarmanti. Come riporta la rivista National Geographic, le ondate di calore hanno colpito molte città fra cui: New York, Washington D.C., Chicago, Los Angeles e Sydney. Dalle ricerche è emerso che il caldo uccide molte più persone negli Stati Uniti d'America degli uragani.
Il Clima mondiale è aumentato di 1°, cosa che apparentemente potrebbe sembrare poco allarmante, ma quest'anno in alcune zone dell'India il termometro è arrivato a toccare i 53°. Anche l'Artide non è stato risparmiato, infatti le temperature sono aumentate di ben 2.5° più della media di quel luogo. Nel 2003 le ondate di calore hanno ucciso 70.000 persone, ovvero 20 volte il numero di persone che è morto nell'attacco dell'11 settembre.
C'è da chiedersi se le alterazioni climatiche non abbiano qualcosa a che fare con gli strani rumori proveninenti dal cielo uditi in tutto il mondo, che molte persone hanno chiamato "Trombe dell'Apocalisse".