Com'è tristemente noto, nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14 giugno, un incendio ha distrutto totalmente la Grenfell Tower, il grattacielo costituito da ben 24 piani e 120 appartamenti costruito nel 1974 e situato a North Kensington, nella zona ovest della capitale britannica.
Se in un primo momento si era parlato di circa 30 vittime, successivamente, in un comunicato rilasciato dalle forze dell'ordine si è letto che le persone morte e i dispersi presunti morti sarebbero 79, solo 5 dei quali identificati. Una donna, però, è riuscita a sopravvivere alla tragedia grazie ad un gesto eroico compiuto dal figlio.
Trasportata sulle spalle per 23 piani
Shekeb Neda, questo il nome del ragazzo, è un giovane di soli 24 anni di origine afghana, che viveva con i suoi genitori all'ultimo piano dell'edificio e che si è laureato di recente in ingegneria meccanica. Flora, la madre del ragazzo, è una 55enne con una malattia muscolare che non le avrebbe assolutamente consentito di poter scappare rapidamente dalla struttura. Per portarla in salvo, quindi, il figlio non ha esitato a mettere a repentaglio la sua stessa vita, scegliendo di caricarla sulle spalle e correre insieme a lei per tutti i piani di scale che li separavano dall'uscita. Una volta al sicuro, i due hanno ricevuto i soccorsi da parte delle ambulanze giunte sul posto e sono stati poi trasferiti in ospedale in condizioni molto critiche a causa dell'elevata quantità di fumo inevitabilmente inalata.
La storia del giovane è stata raccontata alla stampa da Fahim Mazhary, un amico di famiglia che vive nelle vicinanze del grattacielo.
Nessuna notizia sul padre di Shekeb
Al momento non si ha nessuna notizia di Mohammed Neda, 57enne padre di Shekeb, risultato quasi subito tra i dispersi. L'ultimo contatto dell'uomo è stato una telefonata, nella quale ha avvertito un parente dell'incendio e del ritardo nell'arrivo dei soccorsi.
Lo zio del ragazzo, in un'intervista rilasciata al quotidiano britannico The Sun, ha dichiarato che il nipote è un caro ragazzo, molto affezionato ai suoi familiari. Anche il signor Muzhary è dello stesso avviso e l'ha definito un eroe, sostenendo di non spiegarsi come sia riuscito a compiere una simile impresa. Nel frattempo, il Primo ministro del Regno Unito Theresa May ha annunciato che verrà aperta un'inchiesta che accerterà quali possano essere le eventuali responsabilità di questa terribile vicenda.