Nella provincia di Frosinone, per l'esattezza a Casalattico, è nata una piantagione di canapa. L'iniziativa suscita, ovviamente, diverse perplessità e curiosità. Ci si domanda come sia possibile che venga approvata la coltivazione di una pianta fuorilegge come la Canapa. In realtà le cose non stanno proprio così, non è proibita la pianta in se per sé ma il suo principio attivo.

Coltivazione di Cannabis a Casalattico

Qual è il segreto dell'associazione "Celtic" che gestisce la piantagione? Semplice, coltivano le piante senza il famoso THC al loro interno. Ciò che in realtà è vietato dalla legge è la sostanza psicotropa che queste piante contengono, ma se la pianta viene modificata e viene rimosso il principio ciò che rimane è solo una pianta, una bella pianta.

A quanto pare non solo la bellezza è all'origine di questa coltivazione ma la possibilità di usi alternativi che questa pianta consente. Si possono ricavare prodotti di qualità in diversi ambiti, da quello alimentare a quello tessile e cosmetico. La possibilità di coltivare Canapa è concessa dallo Stato italiano sin dal 1990, sotto il controllo diretto delle Forze dell'Ordine, purché essa non contenga un principio psicoattivo oltre lo 0,2%.

La nascita del progetto

L'idea è nata a seguito di uno studio accurato del terreno e dell'ambiente della Valle di Comino, dalla quale è scaturita lo studio della fattibilità per l'impianto della prima coltivazione di Canapa. La semina è cominciata appena lo scorso anno, nel 2016, con un seme "Uso31". Un seme specifico alla produzione di olio di semi di canapa e farine.

A seguito della raccolta gli steli verranno compressi ed imballati per l'invio alla fabbrica di lavorazione fibre di Taranto. Pietro Morelli, presidente dell'associazione Celtic, afferma che la produzione non servirà solamente il mercato agroalimentare ma farà richiesta anche per la filiera corta. I responsabili del progetto asseriscono che la produzione di Canapa avrà un grande successo e, sono sicuri, rilancerà la produzione agricola della Val Comino.

"La nostra sarà una rivoluzione culturale ed economica per le nostre zone", la Val Comino diverrà quindi il precursore della coltivazione di cannabis in Italia. Il progetto, molto interessante e curioso, ha attratto anche l'Università di Salerno per la parte scientifica e di ricerca. Chissà se il nostro Paese potrà risollevarsi economicamente proprio grazie alla coltivazione della Canapa.