Si è svolta nella mattinata di giovedì 20 luglio, sotto la Prefettura di Firenze, la manifestazione indetta dall’Associazione nazione rom (ANR) contro lo sgombero ordinato dal sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, dell’edificio occupato in via Ponte a Giogoli, Osmannoro.

Il fatto

Lo scorso 27 giugno il primo cittadino del Comune di Sesto Fiorentino ha notificato lo sgombero immediato della struttura abitata da cinquanta cittadini di etnia Rom (tra i quali 16 minorenni), facendo riferimento a carenze sanitarie, mancanza di servizi igienici e acqua.

Il delegato locale del Consiglio Nazionale dei Rom e il legale rappresentante dell’ANR, Marcello Zuinisi, si sono seduti al tavolo delle trattative con il Comune di Sesto, la Regione Toscana, la Città Metropolitana e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali (UNAR).

La smentita

Dall’incontro è emersa la smentita da parte della Questura sugli imminenti sgomberi in zona Osmannoro ed è stata richiesta la programmazione di un piano di interventi strutturali in linea con i fondi e le direttive europee, per consentire alla comunità Rom una sistemazione abitativa dignitosa ed un inserimento nel contesto sociale e lavorativo cittadino.

Oltre 2 miliardi di euro

Oltre 2 miliardi di euro i soldi già stanziati dall'Ue per pianificare l'inserimento abitativo degli occupanti e dei senza fissa dimora attraverso il Programma Operativo PON Metro 2014 - 2020 e PON Inclusione 2014 - 2020.

Zuinisi si è dichiarato pronto a chiedere il commissariamento di Governo, Regioni e Città Metropolitane, in quanto i Regolamenti Eu non sono stati rispettati. Verrà fatto ricorso alla Commissione Europea di Bruxelles e al Consiglio d’Europa a Strasburgo in quanto, sempre secondo il legale rappresentate dell’ANR, il denaro erogato dall’UE per l’inclusione di senza fissa dimora e RSC è sparito nel nulla e l’inserimento sociale non è mai avvenuto.

Ciò è quanto risulta dal Primo Congresso del Consiglio Nazionale RSC, svoltosi il 15 luglio 2017 a Roma Capitale, al quale hanno partecipato l'On. Stefano Fassina, deputato di Sinistra Italiana, Graziano Halilovic, Presidente dell'Associazione Roma Onlus, don Paolo lo Judice, Vescovo Ausiliario di Roma e Vari delegati dei Campi Rom.

A Firenze

I cittadini manifestanti, provenienti dal Campo di Via Lucchese 135 e dalla Casa IKEA in via Ponte a Giogoli (Sesto Fiorentino), hanno chiesto il rispetto delle disposizioni di legge europee e la fine delle discriminazioni razziali.