Il missile che la Corea del Nord ha lanciato lo scorso 28 agosto sorvolando l’isola settentrionale giapponese di Hokkaido è del tipo Hwasong-12. Lo ha confermato ieri la stessa Corea del Nord trasmettendo le immagini del lancio a cui ha assistito lo stesso Kim Jong Un.

Non si tratterebbe, quindi, un vettore ICBM (missile balistico intercontinentale) come potrebbe essere l’Hwasong-14, ma un missile a medio raggio, con un raggio operativo di 3.700-6.000 km, sufficiente a colpire l’isola di Guam, ma non le coste statunitensi.

Un missile presentato e testato solo pochi mesi fa

L’Hwasong-12, presentato durante la parata militare del 14 aprile 2017 su basi di lancio mobili adattate dagli inaffidabili missili Hwasong-10, è stato lanciato con successo per la prima volta il 14 maggio 2017. La distanza percorsa prima che il razzo trasvolato sul Giappone si inabissasse, è notevolmente inferiore alla sua minima gittata, facendo così ipotizzare che l’ogiva fosse stata volutamente appesantita per simulare un test con un ordigno nucleare. Si stima che per terminare il suo volo a 2.700 chilometri dalla base di lancio seguendo una parabola alta al suo vertice 550 km, la testata missilistica debba essere stata appesantita fino a 1.250 chilogrammi, un peso ben superiore ai 250-500 chilogrammi del test di prova dello scorso 14 maggio.

Le ipotesi del lancio

Altra ipotesi su cui i tecnici sudcoreani, giapponesi e americani stanno lavorando è che l’Hwasong-12 sia stato dotato di un secondo stadio, il cosiddetto Post Boost Vehicle (PVB, veicolo di spinta supplementare) che permetterebbe al missile, oltre che aumentare il suo raggio d’azione, di seguire una traiettoria più stabile dopo che il carburante del primo stadio sia esaurito.

Da notare che tutti i missili intercontinentali hanno un PVB. Se, il PVB avesse avuto un guasto o fosse stato disattivato intenzionalmente, l’intero missile si sarebbe diviso in tre parti (PVB, serbatoio principale e ogiva contenente un’eventuale bomba) che avrebbero seguito una traiettoria simile cadendo verso la superficie terrestre.

In effetti i radar hanno rilevato tre distinti oggetti rientrare nell’atmosfera e inabissarsi in punti non molto distanti tra loro. In questo caso il test missilistico del 28 agosto potrebbe essere stato un esperimento effettuato da Pyongyang per verificare il buon funzionamento del PVB in attesa di applicarlo all’Hwasong-14.