Un vero e proprio inferno la vita che erano destinati a condurre una madre e un figlio di Cozzo, in provincia di Pavia. I 2 sono affetti da disturbi mentali ed erano rinchiusi da tempo in un garage di 42 metri quadrati utilizzato come box per gli attrezzi. I loro carcerieri riscuotevano le 2 pensioni di invalidità costringendo le due povere vittime ad una vita di stenti e maltrattamenti. Gli aguzzini, una coppia di 37 e 52 anni, terrorizzavano quotidianamente madre e figlio, sottoponendoli a maltrattamenti continui. Ora sono in stato di arresto per le accuse di sequestro di persona, maltrattamenti, circonvenzione d'incapace e riduzione in schiavitù.

Su uno di loro grava anche l'accusa di maltrattamento familiare e abbandono di familiare incapace, dal momento che l'aguzzino 37enne è il fratellastro dell'uomo imprigionato.

Le 2 vittime sono una donna 78enne e suo figlio 40enne, entrambi con gravi disturbi mentali. Cozzo, la località dove si è consumato il dramma, è un comune di soli 370 abitanti della Lomellina; qui erano arrivati 2 anni fa i 2 aguzzini, parenti della coppia segregata. Il fratellastro carceriere aveva portato con sè la sua convivente ed avevano raggirato l'anziana donna e suo figlio per vivere della loro pensione di invalidità, dal momento che erano entrambi disoccupati. Sembra impossibile che nessuno in paese sapesse qualcosa, visto che da tempo i 2 segregati erano costretti a vivere nel box senza finestre, dotato di 2 lettini da piscina per dormire e senza servizi.

I malcapitati erano inoltre controllati da una videocamera di sorveglianza che era collegata con a casa dei carcerieri.

Ritrovati in condizioni disumane

Sono stati i Carabinieri di Pavia, ed il sostituto procuratore Valli, a capire che in quel garage c'era qualcuno, dopo aver pedinato a lungo i 2 aguzzini. Hanno fatto irruzione nel lagere trovando un quadro raccapricciante: un odore nauseante dal momento che i due poveri reclusi avevano solo secchi e bacinelle da usare come servizi igienici, piatti sporchi ovunque, coperte sudicie e indumenti ormai maleodoranti.

I 2 poveracci non venivano lavati se non con una spruzzata con la canna del giardino e consumavano solo un misero pasto al giorno. Ora i 2 sono stati trasferiti all'ospedale di Vigevano per le prime cure e gli accertamenti. Ora gli inquirenti stanno indagando perchè non escludono che nei prossimi giorni partiranno denunce per favoreggiamento: secondoil loro punto di vista ci sono altre persone che sapevano e coprivano i carcerieri.